Manca oramai solo poco più di un mese alla riapertura ufficiale e definitiva della cattedrale di San Feliciano e in città cresce l’attesa. La chiesa dedicata al santo patrono, infatti, tornerà a spalancare le proprie porte a distanza di otto anni dall’ultima volta, quando il terremoto del 2016 che colpì l’Umbria e le vicine Marche ne rese necessaria la chiusura per consentire l’esecuzione di tutta una serie di lavori di messa in sicurezza della cattedrale. Lavori che sono finalmente agli sgoccioli, consentendo alla comunità folignate e non solo di tornare a respirare la fede e ammirare la bellezza di cui la chiesa è intrisa.
E proprio per accompagnare i cittadini in questo percorso di riappropriazione la Diocesi di Foligno ha organizzato per martedì 10 e mercoledì 11 novembre, dalle 17 alle 20, un convegno in preparazione alla riapertura della cattedrale. In programma una due giorni di approfondimento, a cui farà da sfondo l’auditorium “San Domenico”, che riguarderà da un lato gli aspetti storici, architettonici e artistici e dall’altro quelli biblici, teologici e liturgici. Si inizia martedì la prima sessione. Dal titolo “La cattedrale: aspetto storico architettonico artistico” sarà moderata da Elvio Lunghi e vedrà intervenire Luigi Sensi con la relazione “Le epigrafi parlano”; Giordana Benazzi e Stefano Felicetti che parleranno de “La fabbrica di San Feliciano tra Quattrocento e Cinquecento. Un excursus storico-documentario”; e, infine, Emanuela Cecconelli con un intervento dal titolo “Prima della ristrutturazione vanvitelliana: la Cattedrale di Foligno e le tele delle cappelle cinquecentesche e seicentesche”. A chiudere la prima giornata sarà invece, alle 21, il concerto di musica cristiana dei Cantiere Kairòs a cui si accompagnerà l’adorazione eucaristica.
Appuntamento, poi, per mercoledì 11 dicembre, sempre a partire dalle 17, quando prenderà il via la seconda giornata del convegno dal titolo “La cattedrale: aspetto biblico teologico liturgico”. Dopo un’introduzione musicale a cura della Schola Cantorum della cattedrale “Santa Cecilia”, diretta dal maestro Antonio Barbi, si apriranno i lavori, moderati questa volta dal vicario generale della Diocesi, don Giovanni Zampa. Tre, come detto, i relatori d’eccezione, a cominciare dal cardinale Giuseppe Batori, arcivescovo emerito di Firenze, che parlerà della cattedrale come tempio di Dio e del popolo. Poi, sarà la volta di Dario Vitali, professore ordinario di Ecclesiologia alla Pontifica Università Gregoriana, che si soffermerà sulla cattedrale come icona della Chiesa locale. A chiudere, invece, monsignor Vittorio Viola, segretario del Dicastero per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, con un intervento sulle celebrazioni in cattedrale, con riferimento al valore e al significato della liturgia nella Chiesa locale.
Per il vicario generale delle Diocesi di Foligno e Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, don Giovanni Zampa, “un regalo bellissimo” per riappropriarsi “culturalmente e teologicamente del senso e del significato della cattedrale”. La prima giornata, come sottolineato da don Giovanni, sarà l’occasione per “vedere i tesori che custodisce la nostra cattedrale. Ci sono almeno quattro generazioni di ragazzi che non sono mai entrati in cattedrale e che non hanno mai vista, ma chi la conosce già scoprirà tesori inediti, mai visti, angoli nuovi venuti fuori proprio con i lavori”. Al pari di quello culturale, anche quello teologico e pastorale sarà un momento importantissimo per “comprendere il significato della cattedrale nella storia della Chiesa, che cosa significa celebrare in cattedrale e quale valore ha la liturgia nella cattedrale”. “L’augurio – ha quindi sottolineato don Giovanni Zampa, portando anche i saluti di monsignor Domenico Sorrentino, in occasione della conferenza di presentazione del convegno alla quale hanno partecipato anche monsignor Luigi Filippucci, fratel Leonardo De Mola e don Cristiano Antonietti – è che Foligno, e non sono Foligno, possano godere di questi regali possa e far tesoro di questa esperienza, perché San Feliciano ha evangelizzato tutta l’Umbria, per cui sarà una festa non solo dei folignati ma di tutta la regione”.