Valle Umbra Servizi rassicura i cittadini – evidenziando l’efficacia dei propri monitoraggi e controlli – sulla qualità e sicurezza dell’acqua erogata, all’indomani del report diffuso da Greenpeace e della riunione con l’assessore regionale all’ambiente Thomas De Luca, sul tema PFAS.
In merito al documento pubblicato il 22 gennaio scorso da Greenpeace, VUs precisa che – come previsto dalle normative di legge vigenti su tutto il territorio nazionale – viene assicurato un monitoraggio continuo e rigoroso delle acque destinate al consumo umano.
I controlli vengono effettuati su circa 800 punti di prelievo (294 sorgenti/pozzi, 18 serbatoi, 468 punti della rete di distribuzione) e ogni anno l’azienda realizza oltre 2000 analisi (di cui quasi 600 chimiche e circa 1400 microbiologiche), seguendo un piano di campionamento concordato con Usl Umbria 2. Questi controlli, condotti con metodologie scientifiche certificate, garantiscono che l’acqua erogata rispetta sempre i più severi limiti di legge.
Si ricorda inoltre che dai monitoraggi Arpa, finora eseguiti e pubblicati negli anni, non sono state rilevate tracce di PFAS in tutto il territorio gestito da Valle Umbra Servizi, ovvero il sub-Ambito 3 dell’Umbria.
Per assicurare la massima trasparenza, Vus invita i cittadini a consultare il portale www.lacquachebevo.it, che consente di accedere ai dati aggiornati, sia dal gestore idrico che dalla Usl, sulla qualità dell’acqua potabile distribuita nelle abitazioni e nelle fontanelle pubbliche del territorio.
I cittadini possono continuare a consumare l’acqua erogata da VUS con assoluta tranquillità; l’azienda sottolinea a tal proposito chepreferire l’acqua del rubinetto e/o delle Case dell’acqua è una scelta di qualità perché è buona, di sostenibilità riducendo l’uso di plastica, e rappresenta anche una scelta conveniente perché genera un risparmio economico per le famiglie.