Passeggiare per le vie del centro storico di Foligno e “inciampare” su delle opere d’arte dotate di Qr code che illustranno le meraviglie della città. Da oggi questo sarà possibile grazie al progetto “Arte da inciampo”, un’iniziativa del Comune di Foligno che completa quella che ha dato vita alla mostra “Palii d’autore. La mostra impossibile” e che punta a rendere semplice e fruibile l’aspetto culturale che caratterizza il “Centro del mondo”. L’iniziativa, finanziata dal ministero dell’Interno (che ha elargito fondi a solo sette Comuni in tutta Italia), dalla Direzione Centrale per la Finanza Locale e dalle risorse erogate dal Fondo per l’anno 2021 a sostegno delle piccole e medie città d’arte e dei borghi particolarmente colpiti dalla diminuzione dei flussi turistici dovuta all’epidemia di Covid-19 per progetti contenenti misure per la promozione ed il rilancio del patrimonio artistico, è stata presentata nella sala Sisto IV di Palazzo Trinci e ha previsto l’installazione di nove lastre prodotte da vari artisti, su cui “inciampare” e scannerizzare il Qr code presente, utile all’attivazione di contenuti digitali che consentiranno un piacevole e innovativo approfondimento delle meraviglie cittadine.
A rendere tecnicamente possibile ciò, è stata la collaborazione del Comune con due aziende, Twiceout, che ha sede a Roma e che lavora nel campo dello sviluppo e della promozione della cultura attraverso le nuove tecnologie ed Heritage, azienda torinese che ha progettato la grafica e lo sviluppo della piattaforma digitale di riferimento del progetto.
L’approfondimento, infatti, sarà possibile grazie a immagini, testi e video realizzati in collaborazione con il videomaker Massimo Manini e con gli attori del teatro “San Carlo”. “Al giorno d’oggi – spiega Alessandro La Porta, ex responsabile di Foligno per CoopCulture, ora a Tivoli – succede che i turisti per fretta o disattenzione non approfondiscano le bellezze che gli capita di avere davanti. Dunque, abbiamo pensato: perché non farli inciampare nell’arte?”.
Il nome del progetto prende spunto dalle pietre d’inciampo che Gunter Demnig 1992 depositò nelle principali città europee per commemorare coloro che erano stati deportati dai nazisti nella Seconda Guerra Mondiale.
Gli artisti, che hanno ideato le opere che ora sono distribuite in giro per il centro storico di Foligno, sono stati scelti da una commissione diretta dal critico d’arte e direttore artistico del Ciac, Italo Tomassoni, attraverso un bando pubblicato dall’Ente comunale.
“Questa iniziativa – ha voluto sottolineare proprio Tomassoni – può finalmente dare a Foligno la possibilità di avere una cerniera e un panorama d’arte contemporanea tale da essere considerata una città d’arte. Il senso di questa operazione straordinaria – ha concluso – si collega e si aggiunge a quelle fatte fino ad oggi”.
I nove punti di interesse sparsi per Foligno e segnalati dalle opere degli artisti sono il monumento alla memoria di San Francesco di Pietro Battoni, il Ricordo del dolore umano e l’Ercole di Ivan Theimer, la Divina matrice di Sauro Cardinali, il Centro italiano di arte contemporanea (Ciac), la Calamita Cosmica di Gino de Dominicis, la chiesa di San Paolo realizzata da Massimiliano Fuksas, le case liberty e palazzo Candiotti.
Durante la conferenza, a cui erano presenti anche la dirigente dell’area cultura del Comune di Foligno, Francesca Rossi e il vicesindaco, Riccardo Meloni, è intervenuto anche l’assessore alla cultura, Alessandra Leoni: “Questo è un progetto che parte da un’intuizione semplice, ma potente. Questo percorso trasforma finalmente la nostra città in un museo a cielo aperto e conferma che Foligno è viva e che tiene alla sua storia”. Gli artisti selezioni dalla commissione sono i seguenti: Santo Arizzi, Raffaele Avellino, Camillo Baldeschi, Luigi Basile, Danilo Fiorucci, Maria Stefania Fuso, Benedetta Galli, Armando Moriconi, Nicola Renzi, Angela Sanzari.