Che un incarico sarebbe arrivato, dopo aver dichiarato che al ballottaggio avrebbe votato per la coalizione di centrodestra seppur senza un formale apparentamento, era nell’aria già da un po’. Ora, però, è arrivata la certezza. Smentite le voci estive che lo volevano all’interno della giunta Zuccarini e rimasto fuori dal consiglio comunale, dopo che lui stesso aveva corso per lo scranno più alto di palazzo Orfini Podestà come candidato sindaco di Alternativa popolare, appoggiato dalle liste civiche di Impegno civile e Per Foligno, e dopo aver tentato anche la carta delle regionali al fianco di Donatella Tesei con la lista civica della ex governatrice, Enrico Presilla è ora il nuovo presidente del Centro studi “Città di Foligno”.
Una nomina che lo ha visto subentrare, di fatto, a Daniele Mantucci, negli ultimi tre anni alla guida dell’associazione che si occupa del polo universitario cittadino. Il passaggio di testimone negli scorsi giorni, dopo che lo stesso sindaco Zuccarini aveva nominato Presilla nel consiglio di amministrazione del Centro studi. A eleggerlo presidente, all’unanimità, sono stati gli stessi membri del consiglio. Ad affiancarlo, nel ruolo di vice, l’avvocato Michela Rinaldi, mentre nel ruolo di consiglieri figurano altri due legali, Sabrina Saccomanni e Roberta Guglielmi, e Stefano Brancorsini in rappresentanza dell’Università degli Studi di Perugia. Mentre mancano all’appello i rappresentanti di Regione e Provincia, che andranno a chiudere la partita delle nomine.
“Si tratta di una grande responsabilità e di un incarico a titolo gratuito che ne accresce il valore e che rappresenta al meglio il mio modo di intendere il servizio politico sul territorio” ha dichiarato il neo presidente attraverso i social, per poi aggiungere: “Mi sono messo a disposizione della città e intendo portare le competenze acquisite nel corso dei miei studi, oltre all’esperienza maturata nel mondo del lavoro e come assiduo frequentatore e operatore nel variegato ambito del terzo settore”. Obiettivo dichiarato da Enrico Presilla quello di “consolidare il prestigio di cui è già portatore” il Centro studi e “potenziare l’offerta e la progettazione formativa, attrarre un maggior numero di studenti e aumentare i servizi verso la cittadinanza”.