Giovedì 20 marzo dalle 10 alle 12 nell’aula magna del distaccamento del liceo scientifico “Marconi” di Foligno, a conclusione del percorso sul tema della legalità gli studenti e le studentesse del liceo scientifico, nell’ambito del progetto “Cittadini del Mondo” promosso dalla Diocesi di Foligno, incontreranno l’ex procuratore Fausto Cardella e attuale presidente della Fondazione Umbria prevenzione dell’usura. Il magistrato Cardella è stato applicato alla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, nel 1992, e con Ilda Boccassini, magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, applicata presso la procura siciliana: entrambi hanno partecipato alle indagini sulle stragi in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e le loro scorte. In Umbria ha svolto le indagini sulla corruzione nella pubblica amministrazione, sul sequestro a scopo di estorsione di Augusto De Megni e sull’omicidio del giornalista Carmine Pecorelli.
L’incontro dal titolo “Giù le mani mani per un mondo più giusto”, patrocinato dal Comune di Foligno, s’inserisce nelle iniziative in vista del 21 marzo, primo giorno di primavera, ma anche Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa dall’associazione Libera fondata da don Luigi Ciotti. Questo momento significativo, sancito dalla Repubblica Italiana il 1° luglio 2017 con voto unanime della Camera dei Deputati, vuole rinnovare ogni anno la primavera della verità e della giustizia sociale con la lettura nelle varie piazze d’Italia dei nomi delle vittime delle mafie.
A conclusione dell’incontro i carabinieri forestali nucleo biodiversità di Assisi con il comandante del Reparto, il tenente colonnello Marco Fratoni, consegneranno alla dirigente scolastica Paola Sebastiani “L’albero di Falcone” nell’ambito del progetto “Un albero per il futuro” promosso dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e i carabinieri della Biodiversità. Alcune gemme del famoso Ficus Magnolia che cresce nei pressi della casa del Giudice Giovanni Falcone, diventato un simbolo per coloro che si impegnano nella lotta per la legalità, sono state riprodotte per generare piccole piante da donare alle scuole.