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Giuseppe celebra San Giuseppe: l’omaggio all’artigianato della Paciana che resiste

Il 19 marzo di ogni anno, giornata in cui si festeggia il patrono degli artigiani, il proprietario della falegnameria Tordoni, invita amici e colleghi presso il proprio capannone per celebrare il lavoro e il santo protettore. Un rito conviviale e sentitissimo che si celebra ormai da oltre trent’anni

Pubblicato il 19 Marzo 2025 12:40 - Modificato il 20 Marzo 2025 17:04

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Una ricorrenza ormai diventata tradizione. Oggi, come ogni 19 marzo, Giuseppe Tordoni, falegname e artigiano della Paciana, ha aperto le porte del suo capannone per accogliere amici e colleghi della zona per festeggiare il patrono degli artigiani. Una ricorrenza che si svolge ormai da oltre trent’anni nella falegnameria di Tordoni e che ogni anno vede il parroco della zona, prima don Dino Ambrogi e ora don Giovanni Nizzi, impartire la benedizione pasquale al capannone e, simbolicamente, a tutte le attività della zona industriale.
Presenti alla cerimonia anche il vicesindaco Riccardo Meloni e il primo cittadino Stefano Zuccarini che ha consegnato all’artigiano Giuseppe Tordoni una targa con lo stemma del Comune di Foligno. “È un piacere essere qui – ha commentato il sindaco –. Giuseppe ha sempre dimostrato grande passione sia per il lavoro che per la nostra città, è un uomo che ha sempre lavorato senza trascurare l’aspetto sociale, ed è un esempio per tutti noi”.

Giuseppe Tordoni con il sindaco Zuccarini (foto Alessio Vissani)


A prendere la parola anche Giuseppe Tordoni, che ha espresso prima di tutto gratitudine per i presenti: “Vi ringrazio tutti, questa è la terra dei miei amici. Quando frequentavo la scuola tecnica, sia mio padre che quello del mio compagno di banco furono licenziati – ha raccontato ricordando il passato –, pensando ai nostri genitori che non potevano portare a casa il quotidiano, progettammo di ricostruire l’imprenditoria. Nel 1982 fu fatta la Paciana, e nel realizzarla non la pensammo per le 36 ditte che allora la costituivano, ma per oltre 400 aziende, in modo che potesse espandersi. Abbiamo avuto uno spirito sociale verso la città – ha concluso –, come gente che ama questo luogo”. “San Giuseppe era un sognatore – ha detto poi don Giovanni Nizzi prima di impartire la benedizione –, ascoltava per poi mettere in pratica ciò che gli diceva Gesù in sogno. Anche Giuseppe Tordoni è un sognatore e ha individuato questo luogo capendo che potesse essere la Foligno del lavoro”.

Il ritrovo per San Giuseppe nella falegnameria Tordoni (foto Alessio Vissani)

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