Ripartito l’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) della Vus. In seguito a un importante intervento di manutenzione straordinaria e miglioramento funzionale, l’impianto di Casone, a Foligno, è nuovamente in funzione. Le operazioni sono state svolte nell’ambito di un progetto di revamping, redatto nel giugno del 2024, che ha visto l’avvio dei lavori a ottobre dell’anno scorso e la riconsegna della struttura in questo mese di marzo appunto.
Un intervento, interamente finanziato da Valle Umbra Servizi Spa del valore di circa 4,7 milioni di euro, che ha riguardato soprattutto gli impianti tecnologici, con il rifacimento delle linee di selezione e di biostabilizzazione, la sostituzione e l’adeguamento del carroponte di carico, dei nastri trasportatori e degli impianti elettrici. Nel corso dei lavori sono state inoltre realizzate nuove vasche prefabbricate ed è stato potenziato l’intero impianto antincendio. Svolti anche significativi miglioramenti funzionali, come l’installazione di lame d’aria per il contenimento delle emissioni, l’installazione di due torri di lavaggio dell’aria esausta, la predisposizione di sistemi di aspirazione per il contenimento degli odori, rafforzando così i presidi ambientali, e l’adozione di motori di ultima generazione che ha consentito un significativo efficientamento energetico, oltre alla semplificazione delle linee per facilitare le operazioni di manutenzione e migliorare la sicurezza per il personale operativo.
L’impianto, recentemente riaperto, torna così a svolgere un ruolo strategico nella gestione integrata dei rifiuti urbani del Sub-Ambito 3, consentendo il corretto smaltimento degli scarti dei ventidue comuni gestiti dalla Valle Umbra Servizi.
Nella struttura, attiva dal 1994, i rifiuti urbani indifferenziati vengono sottoposti a trattamenti meccanici e biologici per ridurre il volume e stabilizzare la frazione biodegradabile, consentendo il recupero dei metalli. La struttura occupa una superficie complessiva di quattro ettari in cui i rifiuti, a seguito del conferimento, vengono trattati con l’apertura meccanica dei sacchi, come spiegato da Valle Umbra Servizi, tramite un “trituratore lento” e separati in una frazione secca e una da biostabilizzare. Quest’ultima rappresenta circa il 40% del totale e, attraverso un ciclo di lavorazione della durata di 28 giorni, viene trasformata in terriccio destinato alla copertura delle discariche. Il restante 60% è costituito da sovvallo, che viene ridotto di volume e conferito in discarica. Mentre i metalli ferrosi e non, in particolare barattoli e lattine in acciaio e alluminio, vengono recuperati e avviati al riciclo.