Si è svolta tra chitarre e tanti ricordi l’edizione 2025 della “Cena del popolano”, che ha visto grandi protagonisti i rionali della Quintana. Ad ospitare l’evento – che si è tenuto nella serata di sabato 5 aprile – è stato il Badia, che ha messo a disposizione gratuitamente gli spazi della propria taverna. È lì, dunque, che ha avuto luogo un evento che sta diventando una vera e propria tradizione quintanara, costellato da momenti di gioia, passione e ricordo. Ricordo che è stato dedicato a Jonathan Spaziani, un punto fermo della manifestazione, scomparso prematuramente lo scorso mese di settembre, lasciando un grande vuoto nel cuore di tutti i rionali e che, quindi, è stato celebrato durante la serata.
Più di cento i partecipanti di tutti e dieci i rioni. Tutti con indosso il vestito da popolano per vivere una serata alla “vecchia maniera”. Punti cardine i temi della solidarietà e del volontariato: il ricavato della cena, infatti, è stato devoluto all’Aism, associazione sempre più vicina alla Quintana, come ha spiegato Alessandro Marsili in arte Pugio, storico rionale del Giotti e presidente della sezione di Perugia dell’Aism, oltre che consigliere nazionale. “Grazie ai 37 anni trascorsi nel mondo della Quintana – ha raccontato – ho potuto affinare l’arte del volontariato, ovvero poter dedicare alle persone la cosa più importante che abbiamo: il tempo. Questa meravigliosa arte del volontariato mi è servita e mi sta servendo anche all’interno dell’Aism: dico questo per far capire l’importanza e la vera ricchezza della manifestazione. Quando i miei rionali e, più in generale, gli altri quintanari hanno saputo della mia situazione, non mi hanno guardato in maniera compassionevole, ma con passione, che è una cosa diversa. È un cambio di paradigma, tutti mi hanno chiesto cosa potessero fare”.
Marsili è anche intervenuto sui progetti che si potranno fare grazie al contributo delle realtà della Quintana. “Con il ricavato delle varie iniziative – ha detto – possiamo portare avanti diversi progetti sul territorio incentrati sul supporto psicologico, la mobilità e il benessere della persona. È importante per noi avere questa visibilità per far capire che la malattia non è cambiata; a cambiare è il benessere della persona grazie alla ricerca. Sottolineo di nuovo dunque l’importanza di vivere con passione queste situazioni, così come è prezioso l’aspetto della raccolta fondi e la possibilità di far conoscere l’associazione al mondo giovanile”.
In conclusione, Alessandro Marsili ha sottolineato quella che si sta confermando quasi una consuetudine dei rionali nell’agire in favore di queste iniziative, che, fortunatamente, non sembrano avere intenzione di fermarsi anche in altri “mondi” della società folignate. “Non è il primo intervento del popolo della Quintana in favore dell’Aism: i rioni – ha infatti concluso – hanno sempre partecipato alle varie iniziative. In più, grazie all’aiuto di Antonio Di Biagio, un rionale del Contrastanga, vengono realizzate anche sul nostro territorio diverse iniziative promosse a livello nazionale dall’Aism. La prossima è quella del 3 e 4 maggio con la vendita delle erbe aromatiche”.