È Robert Francis Prevost il 267esimo pontefice. Il nuovo Papa, che si chiamerà Leone XIV, solamente lo scorso anno era stato a Foligno per festeggiare, insieme alle suore agostiniane di Santa Maria di Betlem, i 50 anni dalla fondazione del monastero disegnato da Franco Antonelli. Era il 22 giugno del 2024 e l’allora cardinale Robert Francis Prevost arrivò a Foligno – più precisamente a Sant’Eraclio – su invito della comunità delle monache agostiniane.
Nella sua omelia, facendo riferimento al Vangelo della domenica, l’allora prefetto del Dicastero dei vescovi Prevost, aveva ricordato alla comunità monastica e ai presenti come, anche nella tempesta, il Signore sia sempre presente, invitandoli a credere in lui e a non aver paura. “Bisogna essere suoi discepoli anche nei momenti di incertezza, anche quando le cose sono difficili – sottolineò il cardinale Prevost -. Bisogna accettare Gesù così come è, perché lui non permetterà che la barca di ogni cristiano non riesca a passare le prove, anche quelle più dure”.
La fumata bianca che ha annunciato il nuovo Papa è arrivata alle 18.07 di giovedì 8 maggio, giorno della supplica alla Madonna di Pompei. “Vogliamo essere Chiesa sinodale, che cerca pace, carità, vicina specialmente a coloro che soffrono” sono state tra le prime parole del nuovo Papa, Leone XIV, dalla loggia centrale di San Pietro. Nativo di Chicago, Robert Francis Prevost ha vissuto per diversi anni in Perù. Missionario in Sud America, è stato anche vescovo della Diocesi di Chiclayo, che Leone XIV ha voluto salutare in spagnolo durante il suo primo discorso da Pontefice, così come ha voluto ricordare, in più di un’occasione, Papa Francesco. La sua elezione è arrivata alla quarta votazione.

IL FILM DEL POMERIGGIO – Ha scelto il nome Leone XIV e nel suo saluto alla folla di piazza San Pietro e al mondo intero ha citato il suo predecessore Francesco. É il cardinale Francis Robert Prevost, il Papa scelto dai cardinali riuniti in conclave nella Cappella Sistina. Agostiniano, è il primo Pontefice americano, il 267esimo cardinale a sedere sulla cattedra di Pietro. La sua elezione è arrivata nel pomeriggio di giovedì 8 maggio, al quarto scrutinio, lo stesso dal quale era uscito il nome di Bendetto XVI. “La pace sia con tutti voi” è la prima frase che ha pronunciato, poco dopo le 19 quando si è affacciato su piazza San Pietro, “il primo saluto – ha detto – del Cristo Risorto, il Buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio”. Un “saluto di pace” quello rivolto ai fedeli “che – ha dichiarato – vorrei entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, ovunque siano, tutti i popoli e ogni terra segnata dalla guerra”. Il Santo Padre ha quindi parlato di una pace “disarmata e disarmante, umile e perseverante”. “Proviene da Dio – ha dichiarato – che ci ama tutti indistintamente”.

Poi, il primo riferimento a Francesco, ricordando “la voce debole, ma sempre coraggiosa” che il mondo intero ha sentito, per l’ultima volta, la mattina di Pasqua, poche ore prima della sua morte. “Consentitemi – ha quindi detto – di dare seguito alla quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti e il male non prevarrà”. “Senza paura, uniti, mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti” questo l’appello che ha rivolto al mondo intero, chiamato “a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti – ha concluso – per essere un solo popolo, sempre in pace”. La notizia del nuovo Papa ha fatto risuonare a festa anche le campane di Foligno, che hanno così dato il benvenuto al nuovo Pontefice, quando ancora però non si sapeva chi sarebbe stato chiamare a proseguire il cammino sulle orme di Pietro, raccogliendo l’eredità di Papa Francesco. Un nome, quello di Francis Robert Prevost, non nuovo per la città di Foligno.
Ha collaborato Maria Tripepi
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