Centotrenta milioni di investimenti sulla rete idrica, lo sviluppo degli impianti di trattamento delle acque reflue e l’aumento della capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili. Questi sono solo alcuni dei punti attraverso cui Valle Umbra Servizi ambisce a mettere in atto il proprio piano di decarbonizzazione, elaborato nei mesi scorsi anche con il supporto della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) nel contesto del PATH framework e con la consulenza della compagnia Ernst & Young, che è stato approvato il 6 maggio scorso dal consiglio di amministrazione dell’azienda. L’obiettivo di Vus entro il 2030 è quello di ridurre del 42% le emissioni dirette e indirette legate all’energia acquistata rispetto a quelle del 2023, avviando anche una valutazione delle proprie emissioni indirette così da ridurle ulteriormente, mantenendo sempre il 2030 come data di riferimento.
Nel dettaglio gli interventi studiati dall’azienda partecipata per realizzare tali scopi sono principalmente quattro. Il primo è quello di implementare un piano di investimenti sulla rete idrica di 130 milioni di euro, parzialmente coperti dalla BEI in quanto parte del programma InvestEu, proiettati sulla riduzione di perdite di acqua e sul miglioramento dei servizi offerti, insieme all’utilizzo di pannelli fotovoltaici per aumentare la produzione di energia rinnovabile. “Il sostegno da parte della BEI – ha commentato il presidente di Valle Umbra Servizi, Vincenzo Rossi – è una conferma tangibile del percorso di crescita della società. I benefici saranno evidenti sia per le positive ricadute economiche ed ambientali, sia per il miglioramento dei servizi per l’intero territorio servito”.
Il secondo intervento, invece, prevede la copertura definitiva della discarica di Sant’Orsola entro la prima parte del prossimo anno, con lo scopo di ridurre il volume di emissioni che derivano dalla produzione di biogas. Terza azione, invece, sarà quella di rinnovamento ed efficientamento delle infrastrutture esistenti, come quello dell’impianto per il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti, che Vus ha completato di recente, riducendo così gli impatti ambientali. L’ultimo riguarda, infine, la valutazione di fonti alternative di approvvigionamento energetico rinnovabile, come, ad esempio, attraverso l’acquisto di elettricità certificata tramite Garanzie di Origine (GOI).
Obiettivi dell’azienda, che non sono proiettati solo verso il 2030, ma che ampliano lo sguardo fino al 2050. Vus fa, infatti, sapere di aver svolto analisi approfondite per comprendere il potenziale contributo di diverse iniziative e tecnologie puntate alla decarbonizzazione delle varie aree in cui l’azienda opera e che queste saranno la stella polare del suo operato da qui in avanti, orientando gli investimenti verso attività che minimizzino l’impatto ambientale.