Stamattina la sveglia ha suonato prima del solito. A rimetterla sono stati gli studenti delle classi quinte e dell’indirizzo internazionale Cambridge de liceo “Marconi” di Foligno. Motivo? C’era un appuntamento con la storia – e con il banco – da onorare. Già, perché nella mattinata di lunedì 19 maggio è suonata la prima campanella nel nuovissimo edificio realizzato all’interno degli spazi di via Isolabella che accolgono il liceo scientifico folignate. Così, molti alunni si sono ritrovati davanti ai cancelli già alle 7 del mattino per essere i primi a entrare nella “nuova scuola” e prendere posizione in classe. Ma la disposizione non dovrebbe essere quella lasciata alla fine della scorsa settimana? “Certo che no – racconta uno di loro tra l’emozionato e l’assonnato -. Con le nuove aule si annulla tutto, come all’inizio di ogni anno scolastico”.

Ma quali sono i banchi più ambiti e per i quali ci si sacrifica mettendosi in fila già un’ora prima del suono della campanella? “Gli ultimi vicino alla finestra – risponde senza esitazioni un’altra studentessa del ‘Marconi’ -. Sono cinque anni che ho quel posto e voglio rimanere lì”. Così, una volta spalancate le porte, parte la corsa dei ragazzi tra scale e corridoi per trovare la propria aula. Una sorta di caccia al tesoro che per qualcuno culminerà, tra poco, con gli ultimi giorni della propria carriera scolastica. Poi ci saranno gli esami di maturità. Esami di Stato che si svolgeranno proprio all’interno del nuovo edificio del “Marconi”. “Era fondamentale avviare le attività didattiche in questi nuovi spazi – commenta la professoressa Maria Paola Sebastiani, dirigente del liceo -, soprattutto perché ora partiranno gli interventi nella sede principale e non avremmo avuto aule per far svolgere gli esami. In questa maniera, invece, gli studenti delle quinte potranno ambientarsi e, successivamente, svolgere in maniera serena la Maturità”. La dirigente Sebastiani parla di un “lavoro di squadra incredibile” tra lo staff scolastico e la Provincia di Perugia, promotrice della realizzazione del nuovo edificio del “Marconi”.

Provincia che ora si occuperà della ristrutturazione del complesso principale e, successivamente, della costruzione di un altro fabbricato dove ora c’è parte dell’area verde della scuola. Proprio per permettere l’avvio degli interventi nella sede storica, il personale scolastico del “Marconi” ha lavorato anche il fine settimana per effettuare il trasloco di suppellettili, documenti e materiale vario nel neonato edificio.

“Nel vecchio sono iniziati i primi lavori e si è partiti con la parte sotterranea, dove c’era l’aula di informatica – spiega Sebastiani -. Grazie alla sinergia, alla buona volontà di tutti e ai moduli prefabbricati, gli studenti non hanno perso nemmeno un giorno di lezione”. La nuova struttura, all’avanguardia sotto il profilo della sicurezza sismica e dell’efficientamento energetico, può contare anche su aule didattiche – chimica, fisica, e via dicendo – innovative e realizzate attraverso ai bandi pubblici vinti dal “Marconi”. Laboratori che molto probabilmente i ragazzi delle classi quinte non potranno utilizzare visto che il tempo da liceali sta per finire, anche se tra loro resterà per sempre la soddisfazione di essere stati i primi a mettere piede nel “nuovo” liceo “Marconi”. Un ingresso onorato addirittura da alcuni cartelloni che segnano il conto alla rovescia per la Maturità, verso quella notte di “lacrime e preghiere” di vendittiana memoria.

I NUMERI – L’opera è costata 5 milioni di euro, a valere su fondi PNRR. Il nuovo edificio ha una superficie complessiva oltre 2.170 metri quadrati, si sviluppa su quattro piani fuori terra ed è formato da 7 laboratori, 16 aule studenti, 2 sale professori, locali tecnici e servizi. Si tratta di un intervento sostenibile in termini di efficienza energetica, compatibilità di materiali e sicurezza delle strutture. Essendo inserito in un’area ad elevato rischio sismico, il progetto ha previsto l’inserimento di isolatori sismici alla base dell’edificio
garantendone una maggiore sicurezza. Infine, considerando il notevole valore di tale struttura per la protezione sismica, la Provincia di Perugia ha deciso di investire ulteriori fondi propri per l’installazione di un sistema di monitoraggio strutturale sperimentale, gestito dall’Università degli Studi di Perugia, Facoltà di Ingegneria, al fine di analizzare il comportamento dell’edificio in caso di terremoto.

