Appuntamento di grande richiamo per la Giornata europea della musica. Per il cartellone degli Amici della musica di Foligno, domenica 22 giugno, alle 21, l’auditorium “San Domenico” accoglierà la celebre Misa a Buenos Aires, più nota forse come “Misatango”, straordinaria opera contemporanea del compositore argentino Martin Palmeri, prodotta per l’occasione dall’associazione musicale folignate in collaborazione con il locale teatro “San Carlo”.
Scritta da Palmeri nel 1996, “Misatango” è uno dei lavori più originali nel panorama della musica sacra dei nostri giorni, una composizione amatissima in tutto il mondo, dal grande impatto sonoro ed emotivo in cui l’autore fonde due universi all’apparenza distanti: la tradizione liturgica cristiana e l’intensità passionale del tango nuevo, per un linguaggio nuovo, vibrante e profondamente espressivo.
Grandioso e insolito per una messa anche l’organico, diretto da Paolo Matteucci, che vedrà al “San Domenico” 80 musicisti, con la mezzosoprano Monica Cucca, il coro polifonico del teatro “San Carlo” di Foligno e il coro di via Montello, Giampaolo Costantini al bandoneón – l’emblematico strumento del tango elevato a protagonista espressivo -, Licia Missori al pianoforte e l’Orchestra d’archi Xylon.
Nato nel 1965 a Buenos Aires, Martín Palmeri, si è formato in direzione d’orchestra, direzione corale, composizione, pianoforte e canto. Di “Misatango” racconta come il suo intento non fosse semplicemente quello di scrivere “una messa con elementi di tango”, ma realizzare una vera e propria fusione stilistica, in cui la grammatica del tango fosse integrata in modo organico nella scrittura corale e contrappuntistica.
“Nel Settecento Mozart seppe diffondere gli stilemi dell’opera lirica e della musica strumentale nelle sue opere liturgiche, dando vita a messe e mottetti in cui l’espressività teatrale si univa all’austerità della tradizione sacra – commenta Paolo Matteucci che dirigerà l’esecuzione a Foligno -. Qualcosa di simile accade con la ‘Misatango’, dove il linguaggio del tango, nato nei quartieri popolari di Buenos Aires e inizialmente legato a contesti profani come le sale da ballo e i caffè, si intreccia con la solennità della liturgia cristiana. Martin Palmeri ha dato vita ad un’opera in cui due mondi apparentemente lontani si incontrano dimostrando come la musica possa abbattere barriere e creare nuovi linguaggi di bellezza e dialogo”.
Per informazioni e biglietti è possibile consultare il sito www.amicimusicafoligno.it.