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Droga, l’allarme del procuratore: a Foligno tentativi di infiltrazione della criminalità

A sottolinearlo, nel corso della commissione regionale, il dottor Claudio Cicchella, che ha fatto il punto della situazione sul territorio. In aumento le indagini legate al “codice rosso” e alle truffe ai danni di soggetti fragili

Pubblicato il 22 Luglio 2025 16:44 - Modificato il 22 Luglio 2025 16:48

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Tentativi di infiltrazione della criminalità nell’ambito del traffico di droga nella zona di Foligno. A lanciare l’allarme è il dottor Claudio Cicchella, procuratore della Repubblica di Spoleto, intervenuto questa mattina (martedì 22 luglio, ndr) nel corso della commissione d’inchiesta denominata “Analisi e studi su criminalità organizzata ed infiltrazioni mafiose, corruzione, riciclaggio, narcotraffico e spaccio di stupefacenti”. Commissione, lo ricordiamo, istituita dall’Assemblea legislativa dell’Umbria e attualmente presieduta da Fabrizio Ricci. Il procuratore Claudio Cicchella è stato invitato per aggiornare i commissari regionali relativamente alla situazione del territorio di competenza della Procura spoletina sul fronte della criminalità.

Come già specificato, dall’intervento del procuratore è emerso come il tessuto socio-economico dell’area sia sostanzialmente sano, benché si registrino tentativi di infiltrazione da parte della criminalità, soprattutto nell’ambito del traffico di droga nella zona di Foligno. Inoltre, in questa fase della ricostruzione post-terremoto 2016, non sarebbero emersi fenomeni criminosi strettamente collegati al sisma, mentre risulterebbero in costante aumento le attività di indagine in materia di “Codice rosso” (violenza domestica, ndr) e truffe a danni di soggetti fragili. Queste ultime sarebbero perpetrate quasi esclusivamente da soggetti provenienti da fuori Regione, spesso inseriti in contesti di criminalità organizzata che agiscono in Umbria per poi ritornare nei propri territori di origine.

Il procuratore Claudio Cicchella ha poi riferito che particolarmente monitorata sarebbe la realtà del carcere di Spoleto, alla luce della presenza di diversi soggetti detenuti al 41-bis. Infine è stata manifestata l’esigenza di incrementare la pianta organica della Procura di Spoleto, per consentire una risposta sempre più efficace alla domanda di legalità e giustizia di un territorio molto esteso a livello geografico.

Al termine dell’incontro il presidente Fabrizio Ricci, anche a nome dei commissari, ha manifestato “riconoscenza per la disponibilità dimostrata dal procuratore: quanto emerso nell’incontro di oggi sarà un’ottima base di lavoro per le attività della commissione”.

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