Non si fermano le proposte di impianti eolici sull’Appennino umbro-marchigiano. A proporre l’ultimo progetto in ordine di tempo la società Fri-El S.p.a., con sede legale a Roma, che il 10 luglio scorso ha presentato al Servizio energia, ambiente, rifiuti della direzione regionale del Governo del territorio, ambiente e protezione civile della Regione Umbria, l’istanza di autorizzazione unica e di valutazione di impatto ambientale per l’installazione di sei di aerogeneratori. Le aree in cui dovrebbe sorgere l’impianto sono, documenti alla mano, le località di Monte Le Macchie, Bianchelle e Passo Civitella nel comune di Foligno e Piano di Colfiorito in quello di Serravalle di Chienti.
Nello specifico, l’impianto – denominato Volperino – sarebbe appunto costituito da sei turbine di potenza nominale massima di 5 megawatt, per un totale di 30 megawatt, con relative opere connesse e infrastrutture indispensabili sia nei comuni di Foligno che di Serravalle di Chienti. Ogni aerogeneratore, inoltre, sarà costituito da un rotatore tripala a passo variabile, avrà un diametro massimo pari a 150 metri e un altezza complessiva massima fuori terra di 180 metri.
Dall’avviso pubblicato all’albo pretorio del Comune di Foligno lo scorso 23 luglio, si apprende che la società romana ha proposto il progetto nell’ottica di indirizzo nazionale “relativo all’incremento della parte di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile, degli impegni dello stato presi con la sottoscrizione di protocolli internazionali in materia di tutela ambientale. La conformazione dell’impianto è stata studiata in maniera da arrecare il minimo impatto ambientale e paesaggistico sia in fase di costruzione sia in fase di esercizio”.
Nel documento vengono, poi, illustrati quali potrebbero essere i principali impatti ambientali derivanti dalla costruzione dell’impianto, tra cui “l’alterazione sul clima acustico; l’impatto visivo dovuto alla presenza del parco eolico e delle strutture connesse; l’impatto sull’atmosfera, che è da ritenersi positivo in termini di emissioni in atmosfera risparmiate rispetto alla produzione di energia mediante l’utilizzo di combustibili fossili”.
Oltre alle singole pale eoliche, il progetto prevede anche la necessità di una viabilità di accesso con carreggiata di larghezza pari a 5 metri, oltre a sei piazzole di costruzione per accogliere le varie componenti e le macchine necessarie alla costruzione, che verranno poi ridotte in modo da avere una superficie che possa consentire operazioni di manutenzione dell’impianto.
Prevista, inoltre, una rete di elettrodotto interrato “MT” di collegamento interno fra gli aerogeneratori, ma anche una rete di elettrodotto interrato costituito da dorsali “MT” di collegamento tra gli aerogeneratori e la stazione elettrica di utenza di 132/30 Kv. Presente, poi, un impianto di utenza per la connessione, costituito dalla stazione di rete elettrica di utenza (132/30Kv) e dall’elettrodotto aereo a 132 Kv di collegamento tra la stazione elettrica di utenza (132/30Kv) e la nuova stazione elettrica di smistamento. Necessario anche l’impianto di rete per la connessione, consistente in un nuovo stallo (At 132Kv) all’interno della nuova stazione elettrica di smistamento; una nuova stazione elettrica di smistamento, nel comune di Serravalle di Chienti, da inserire in “entra-esce sulla linea Rtn a 132 Kv ‘Camerino – Cappuccini’”; oltre ai raccordi aerei.
Come per ogni progetto proposto, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso, i cittadini potranno presentare in forma scritta le proprie osservazioni: la scadenza è fissata per il 20 agosto prossimo. Eventuali osservazioni andranno indirizzate a: Regione Umbria – Direzione regionale Governo del territorio, ambiente e protezione civile, riqualificazione urbana, coordinamento Pnrr – Servizio Sostenibilità ambientale, Valutazioni ed Autorizzazioni ambientali, via Mario Angeloni n. 61, 06124 Perugia (PG). Oppure tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: direzioneambiente.regione@postacert.umbria.it.