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Cresce il turismo in Umbria nel secondo trimestre: a Foligno presenze su del 3,9%

Sul fronte degli arrivi nella città della Quintana tra aprile e giugno registrato un -0,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. La maggior parte dei turisti che hanno scelto la regione provengono da Roma per quanto riguarda l’Italia e dagli Usa per l’estero

Pubblicato il 31 Luglio 2025 15:31

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Oltre 900mil arrivi (930.206) e più di due milioni di presenze (2.247.114). Sono i numeri del turismo in Umbria al secondo trimestre 2025. Dati che segnalano un aumento rispetto al periodo che va da aprile a giugno 2024, con gli arrivi (numero di clienti ospitati nelle strutture ricettive, ndr) incrementati dell’11,2% e le presenze (numero di notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi, ndr) del 13%. “Questi numeri ci dicono una cosa chiara – ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Simona Meloni –: l’Umbria piace, emoziona, coinvolge. La campagna ‘Scopri l’Umbria in tutti i suoi sensi’ ha colpito nel segno, raccontando la nostra regione in modo autentico, immersivo e sensoriale. Abbiamo centrato l’obiettivo: rafforzare l’identità dell’Umbria e posizionarla tra le mete più ambite in ogni stagione dell’anno”.

Ad essere cresciuti tra aprile e giugno sia i turisti italiani che quelli stranieri. Nello specifico si registra un aumento degli arrivi dei primi pari al 9,5% e un incremento delle presenze dell’11,7% rispetto al secondo trimestre del 2024. Per quanto riguarda invece i turisti stranieri, gli arrivi sono saliti del 14,5% e le presenze del 14,9%.
Guardando più da vicino il comprensorio folignate-nocerino, che interessa i comuni di Nocera Umbra, Valtopina, Spello, Foligno, Trevi, Sellano, Montefalco, Gualdo Cattaneo e Bevagna, nel secondo trimestre del 2025 sono stati registrati 80.340 arrivi (60.393 italiani e 19.947 stranieri) e 194.043 presenze (132.204 italiani e 61.839 stranieri). Con un incremento notevole rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando nel comprensorio erano stati registrati 73.946 arrivi (57.657 italiani e 16.289 stranieri) e 168.827 presenze (116.899 italiani e 51.928 stranieri): la crescita è stata rispettivamente dell’8,7% e del 14,9%. Entrando ancora di più nel dettaglio, a Foligno nel secondo trimestre del 2025 sono stati registrati 37.897 arrivi (31.995 italiani e 5.902 stranieri) e 80.740 presenze (66.027 italiani e 14.713 stranieri), con una permanenza media di 2,13 giorni. Numeri che rispetto allo stesso periodo del 2024 hanno evidenziato una decrescita degli arrivi dello 0,6% e un incremento delle presenze del 3,9%.

Dai dati forniti dall’Ente regionale, viene inoltre evidenziato come 98mila turisti siano arrivati in Umbria da Roma, circa 35mila da Napoli, oltre 30mila da Milano e quasi 15.250 da Firenze. Mentre per il resto, con meno di 15mila turisti per città, i visitatori italiani sono arrivati da Bari, Torino, Bologna, Perugia, Salerno, Bergamo, Caserta, Brescia, Padova, Verona, Latina, Vicenza, Treviso, Ancona, Modena e Genova. Con i primi tre posti dei comuni di approdo occupati da Assisi, Perugia e Cascia. I viaggiatori da fuori Italia, invece, sono arrivati principalmente dagli Stati Uniti (62.539), dalla Germania (34.310), dalla Gran Bretagna (19.103), dalla Polonia (18.806), dai Paesi Bassi (18.298), dalla Francia (15.3349) e in misura minore dalla Cina, dal Belgio, dalla Svizzera, dal Brasile, dall’Australia, dall’Austria, dalla Spagna e dal Canada. Con i primi tre posti della top 20 dei comuni di destinazione occupati, in questo caso, da Assisi, Perugia e Orvieto. Nel complesso la permanenza media dei turisti nelle strutture ricettive regionali è stata di 2,4 giorni con un aumento dell’1,6% rispetto al secondo trimestre del 2024.

Per quanto riguarda poi la distribuzione degli arrivi tra aprile e giugno 2025, la maggior parte sono stati registrati nell’Assisano (25%), nel Perugino (16%), nel territorio del Trasimeno (10%) e nel comprensorio folignate-nocerino (9%). Una distribuzione simile quella delle presenze turistiche che ha visto un 23% nell’Assisano, un 17% nel Perugino, un 13% nel Trasimeno e un 9% nel comprensorio folignate-nocerino -.

“Siamo soddisfatti – ha poi detto Simona Meloni – ma soprattutto determinati a proseguire nella destagionalizzazione e nel rafforzamento dell’offerta turistica territoriale. L’ Umbria è una destinazione perfetta anche d’autunno e d’inverno, ed è questo il cuore della nuova campagna promozionale in partenza a novembre. Dopo l’estate, lanceremo un format innovativo, coinvolgendo influencer e creator per raccontare le nostre città, i borghi e le esperienze più autentiche con un focus speciale sulle aree interne, veri scrigni di identità e bellezza umbra”. La campagna autunno-inverno, come fanno sapere dalla Regione, che sarà veicolata su emittenti nazionali e piattaforme digitali, con lo sbarco per la prima volta su Netflix, punterà anche sulla magia del Natale in Umbria, con un calendario di eventi e iniziative pensate per rafforzare l’appeal turistico durante i mesi più freddi.

“Programmare e progettare il futuro del turismo in Umbria – ha aggiunto sempre l’assessore al turismo – significa lavorare con visione, concretezza e inclusività. E significa farlo insieme ai territori, ai sindaci, agli operatori e a tutti coloro che ogni giorno costruiscono l’accoglienza umbra. Anche per questo siamo preoccupati per le criticità relative ai collegamenti ferroviari su Roma. Dalla Capitale arriveranno molti turisti, anche stranieri, e lo stop ai treni previsto per un mese tra agosto e settembre rischia di penalizzarci oltremodo. Chiederemo servizi integrativi o sostitutivi che possano ridurre al minimo i disagi per i viaggiatori, siano essi turisti o pendolari”. 

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