Una petizione per salvare l’ex Onpi. A lanciare la raccolta firme familiari, cittadini e ospiti della residenza per anziani non autosufficienti “Casa Serena”, che hanno deciso di intraprendere l’istanza a causa delle condizioni in cui versa la struttura. A precedere la petizione (sottoscrivibile da tutti i cittadini sul sito change.org), è stato l’invio di una Pec alle istituzioni, cui però non è seguita alcuna risposta.
“Negli ultimi anni – spiegano i promotori della raccolta firme –, le condizioni della struttura sono drasticamente peggiorate: mancano operatori, la palestra riabilitativa è chiusa, le attività ricreative sono insufficienti e poco adeguate, la qualità dei pasti è scadente, si segnalano furti nelle stanze e molti anziani, che ancora potrebbero spostarsi in autonomia con l’uso di un deambulatore, sono lasciati in carrozzina per ore, senza stimoli né compagnia. I servizi essenziali previsti per legge – proseguono – sono stati progressivamente dismessi. La struttura è fatiscente e manca la vigilanza attiva”.
Ragioni alla luce delle quali vengono chiesti con urgenza una serie di provvedimenti, come l’ispezione immediata della struttura, il ripristino della palestra, dell’animazione e dei servizi minimi, l’aumento del personale assistenziale, la riqualificazione degli spazi, una comunicazione più efficace con i familiari, la verifica della cooperativa appaltatrice, la verifica della cooperativa appaltatrice e l’attivazione del garante regionale. A unirsi alla denuncia anche altri cittadini che hanno commentato la situazione della struttura sui social, dove si è acceso il dibattito.