Stupore e preoccupazione tra le fila del Pd di Foligno di fronte al nuovo cda della Valle Umbra Servizi. Per l’Unione comunale “dem”, infatti, la nomina della triade Arcangeli-Mantucci-Guanciarossa, arrivata il 30 luglio scorso, è “simbolo di una gestione personalistica del sindaco Zuccarini in primis come azionista di maggioranza in rappresentanza del Comune di Foligno (non contento dello spoil system precedentemente attuato e dove è stato condannato al risarcimento) e delle altre amministrazioni di destra con una partecipazione in Vus”.
Una critica, quella mossa dal Partito democratico folignate, che guarda anche al recente passato della multiutility che opera nei settori dell’idrico e dei rifiuti. Il riferimento è, in particolare, alla precedente dirigenza, quella a firma dello spoletino Vincenzo Rossi. “Esaltato dalla destra folignate – spiegano i ‘dem’ parlando dell’ultimo cda – è stato certificato come fanalino di coda nella capacità di riciclo regionale, ben lontano dall’obiettivo minimo del 65% del Testo Unico Ambientale sia in ambito qualitativo che quantitativo. Evidente – proseguono – la poca attenzione anche nella gestione della parte compostabile, dove l’impianto di Casone è sottoutilizzato, a fronte di continui aumenti della Tari in questo ultimo triennio”.
Tari che nel territorio comunale, sottolineano dal Pd, ha subito “aumenti di più del 30%” a fronte di quella che bollano come una “Foligno sempre più sporca”, sottolineando “continui ritardi nei ritiri, abbandoni in diverse zone della città che minano il decoro urbano oltre che l’igiene pubblica per tutti i cittadini”. “La Vus Spa è una azienda pubblica – concludono i ‘dem’ folignati -, che deve essere misurata sulla qualità del servizio ai cittadini e non sul solo mero risultato economico come ripetutamente prova a fare la destra nascondendo il peggioramento del servizio degli ultimi anni”.