È stato presentato in Regione il nuovo protocollo approvato dalla Giunta su richiesta dell’assessore all’Istruzione Fabio Barcaioli, che permetterà agli studenti degli istituti professionali a indirizzo Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale (Ssas) di conseguire, al termine del percorso quinquennale, il diploma e la qualifica di Operatore Socio Sanitario (Oss) senza dover frequentare un ulteriore corso formativo gestito da privati.
Il progetto, che prenderà avvio dall’anno scolastico 2025/2026 con le classi terze, è frutto della collaborazione tra Regione, istituti professionali, Ufficio scolastico regionale e Arpal Umbria.
“Da tempo si lavorava per completare questo protocollo – ha spiegato l’assessore Barcaioli – e sono felice che ora sia pronto. L’entusiasmo degli istituti coinvolti dimostra quanto fosse importante intervenire su questo percorso formativo. Abbiamo ridato dignità alla scuola pubblica, che è il fondamento della comunità. Garantire il diritto allo studio significa anche evitare che studenti e studentesse debbano frequentare, una volta conseguito il diploma di Stato, corsi di formazione professionale privati per acquisire competenze già ricomprese nel curricolo scolastico. Finalmente anche l’Umbria, insieme a regioni limitrofe come l’Emilia Romagna e la Toscana, offre questa possibilità per favorire l’inserimento dei giovani diplomati nel mondo del lavoro. La qualifica di operatore socio sanitario costituisce una risorsa importante per i giovani e risponde alle esigenze del sistema sociosanitario regionale”.
Il nuovo percorso integrato consentirà agli studenti e alle studentesse degli istituti professionali Ssas di ottenere la qualifica Oss attraverso un modello quinquennale che combina formazione teorica, esercitazioni pratiche e tirocini in strutture sanitarie pubbliche o convenzionate. Le disposizioni attuative per la definizione del percorso saranno predisposte e condivise con il gruppo di lavoro regionale istituito. Cinque gli istituti coinvolti, con sede a Città di Castello, Gubbio, Foligno (con l’istituto “Orfini”), Terni e Castiglione del Lago.