Un ciclo di sette incontri per riflettere sulla cooperazione internazionale e sul progetto dell’Unione Europea. Per le classi terze del liceo classico del “Frezzi-Beata Angela”, insieme ad una dell’indirizzo linguistico e ad un’altra delle scienze umane – economico sociale, è stato attivato il progetto dal titolo “L’Europa in un mondo senza confini”. Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, in collaborazione con il dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia, è stato proposto a gli istituti secondari di secondo grado della città e la scuola guidata da Maria Marinangeli ha risposto presente all’appello.
Oggetto dell’iniziativa sei diversi incontri formativi della durata di tre ore con i docenti dell’ateneo perugino Amina Maneggia e Fabio Raspadori, rispettivamente professori di diritto internazionale e diritto dell’Unione Europea, che hanno l’obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti per comprendere in prospettiva futura il fenomeno della cooperazione internazionale istituzionalizzata e, in particolare, del progetto di costruzione dell’Unione Europea.
Il primo degli incontri si è svolto lo scorso 21 novembre, quando la professoressa Maneggia ha tenuto due ore di lezione, seguite da una di dibattito, in cui è stato affrontato il tema delle organizzazioni internazionali e il loro rapporto con l’Italia e la costituzione. Giovedì 12 dicembre, si è tenuto, poi, il secondo appuntamento, durante il quale, sempre Maneggia, all’interno dell’aula magna del “Frezzi-Beata Angela” ha approfondito il tema delle organizzazioni per la pace e della giustizia internazionale.
Il terzo incontro è previsto per il prossimo 30 gennaio, quando a prendere il posto di Maneggia sarà il professor Fabio Raspadori, che porterà a termine tutte le lezioni successive. Titolo del terzo appuntamento del progetto sarà “A cosa ci riferiamo quando parliamo di Europa”, in cui il docente di Diritto dell’Unione Europea farà un focus sulla storia e la filosofia dietro all’apparato politico e burocratico incarnato dall’Unione. Il quarto, dal titolo “L’Unione Europea e le sue facce”, procederà nella stessa direzione, completando, insieme al quinto “Di cosa si occupa l’Unione Europea” l’approfondimento sul tema.
Ultimo incontro quello che Raspadori terrà sull’italianità contrapposta al tema identitario europeo che, con una domanda poi non così tanto retorica, ha infatti per titolo “Ma noi, siamo italiani o europei?”. Questo sarà, infine, seguito dalla vera conclusione del progetto: gli studenti avranno l’opportunità di andare a Roma per vivere l’Esperienza Europa “David Sassoli”, un percorso multimediale condito da un gioco di ruolo sul vecchio continente, con tanto di visita al Campidoglio e agli uffici Onu della Capitale.





















