Lo stato di degrado dei parchi folignati, denunciato nei giorni scorsi dalla nostra redazione, necessita oltre che di una riflessione profonda anche di un piano concreto. Dopo la presa di coscienza di quella che è la situazione e le mille domande su come sia possibile che dei quattro parchi pubblici citati (Orti Orfini, il Parco Fluviale Hoffman, il Parco dei Canapè e gli Orti Jacobilli) non ve ne sia nemmeno uno attivo e accogliente, adesso bisogna programmare un’azione decisa e positiva. L’obiettivo finale è quello di ridare il giusto valore a queste aree che appartengono alla città ma che ad oggi i cittadini non possono sfruttare al massimo. L’attenzione al momento è tutta per i due nuovi bandi, che l’amministrazione sta preparando, che dovrebbero consentire al Parco Hoffman e agli Orti Orfini di trovare dei nuovi gestori e ritornare attivi. Sulla questione si è mosso il consigliere del Pd, Vincenzo Falasca, che ha interrogato la giunta su “quale sia lo stato di predisposizione dei bandi per il nuovo affidamento della gestione dei due spazi pubblici in oggetto, quali le date previste per l’apertura e la conclusione degli stessi, quali le linee guida che si stanno seguendo nell’elaborazione di questi bandi, soprattutto per superare le problematiche riscontrate con e dalle precedenti gestioni”. Sempre nell’interrogazione viene chiesto se “tra gli indirizzi sia contemplata la possibilità di mettere in campo e privilegiare una attività sinergica tra associazioni e rappresentanti dell’imprenditoria sin dalla fase di assegnazione della gestione”. Il consigliere piddino avanza questi interrogativi conscio delle difficoltà incontrate tanto dall’amministrazione quanto dai vecchi gestori nel rendere questi luoghi fruibili ed economicamente compatibili tanto con le ristrettezze delle risorse comunali quanto con un investimento imprenditoriale. In tempi nemmeno troppo remoti il Parco Hoffman veniva identificato dalla popolazione folignate come luogo in cui far confluire le diverse istanze di famiglie, giovani ed anziani. Gli Orti Orfini, diversi per possibilità di fruizione ma ugualmente di indiscussa importanza, considerata la loro vicinanza al centro storico e al polo scolastico, sono luogo di aggregazione e vita sociale che ad oggi però sono interdetti all’uso pubblico. Falasca dichiara la necessità di agire in fretta, definendo intollerabile lo stato di abbandono in cui versano entrambi i luoghi. Oltre all’inevitabile degrado dei siti si assiste inoltre inermi all’interruzione del legame positivo dei cittadini con questi luoghi che per forza di cose non possono più vivere.
Parco Hoffman e Orti Orfini: in attesa dei bandi Falasca chiede chiarezza
Pubblicato il 12 Marzo 2016 11:55 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:09
Il parco fluviale Hoffmann (foto di Alessio Vissani)
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