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Spoleto, il Comune contro le infiltrazioni criminali: rinsaldato il patto con la prefettura

Pubblicato il 13 Luglio 2016 13:09 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:49

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Un’unità di intenti è stata già firmata qualche anno fa. Ma abbassare la guardia è assolutamente vietato. E allora per tenere sempre alta l’attenzione su possibili infiltrazioni criminali, il Comune di Spoleto e la prefettura di Perugia decidono di rinsaldare e potenziare il proprio rapporto di collaborazione al fine di scongiurare possibili infiltrazioni criminali nelle varie attività economiche della città. Il protocollo d’intesa tra le due istituzioni è stato firmato solo pochi giorni fa e sarà utile a mettere in atto tutte le azioni necessarie per prevenire i tentativi di infiltrazione criminale in determinati settori come gli appalti, l’edilizia e l’igiene ambientale. Una iniziativa che non nasce certo a caso. L’analisi del contesto esterno sull’ordine, la sicurezza pubblica e la criminalità organizzata, effettuata in occasione della stesura del piano comunale di prevenzione della corruzione, ha evidenziato infatti che le organizzazioni criminali manifestano una crescente tendenza ad affermare la propria presenza anche al di fuori delle regioni di origine. “Tale presenza assume connotazioni diverse in funzione del territorio ove si manifesta – è scritto nella delibera comunale pubblicata all’albo pretorio dell’ente comunale spoletino – spesso caratterizzandosi per un’elevata capacità mimetica funzionale al raggiungimento degli scopi criminosi e per uno spostamento del proprio baricentro d’azione verso l’attività di impresa. Anche in Umbria – prosegue la delibera – alcuni provvedimenti giudiziari hanno evidenziato la sussistenza di infiltrazioni della malavita organizzata nei settori dell’economia legale. Tale contesto esterno richiede, sicuramente, una elevata attenzione e degli interventi preventivi preordinati ad impedire eventuali infiltrazioni criminali nell’economia legale”. Sulla base di queste considerazioni, Comune e Prefettura, hanno deciso di rimodulare l’attività di prevenzione e contrasto della criminalità organizzata, orientata ad evitarne la diffusione ed il silente radicamento sul territorio. Innalzando il livello di collaborazione e cooperazione, integrando le sinergie già esistenti, con ulteriori azioni, con particolare riguardo ai settori degli appalti e contratti pubblici, del commercio, dell’urbanistica e dell’edilizia (anche privata) e del contrasto alla immigrazione irregolare.  

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