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Sanità, Mismetti: “A Foligno nessun gruppo per discutere sul futuro degli ospedali”

Pubblicato il 14 Luglio 2016 13:56 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:49

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Foligno non avrà una commissione tecnica chiamata a discutere del futuro della sanità. Per il sindaco Nando Mismetti, infatti, il compito di redigere una proposta concreta non spetta ai Comuni ma a chi, di fatto, ha la competenza in materia. Nessuna rosa di “saggi” folignati, dunque, nelle intenzioni del primo cittadino, che attenderà i contenuti del piano per poi dar avvio al confronto, come spiegato ai microfoni di Radio Gente Umbra. “Non so se sia più o meno opportuno fare oggi una commissione tra i due Comuni – dichiara Mismetti -. Quello che secondo me è prioritario è che la Regione e l’Usl Umbria 2 elaborino una proposta, a quel punto – sottolinea – entreranno in gioco i Comuni che apriranno la fase della discussione e del confronto. Credo sia questa la strada da seguire. Sui criteri generali – sottolinea – siamo d’accordo e andiamo verso un orientamento che spinge ad avere un unico presidio con due sedi, quindi integrando i servizi ed evitando il più possibile i doppioni e mettendo in sinergia tutte le opportunità. Questa è l’impostazione generale, però – conclude Nando Mismetti – bisogna riempire il tutto di contenuti”. Foligno, dunque, seguirà una strada diametralmente opposta a quella della vicina Spoleto, che mercoledì mattina ha dato il via al giro di incontri tra i membri della commissione tecnica . Pur se unite nello scopo, quindi, le due città percorreranno sentieri diversi ma che l’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, definisce ugualmente giusti per il raggiungimento di quel traguardo che è l’integrazione. “Foligno e Spoleto devono avere l’ambizione di essere, insieme, il terzo polo ospedaliero dell’Umbria – commenta – Questa è la sfida che abbiamo di fronte, che dobbiamo cogliere e realizzare in pochissimi anni”. L’imperativo dunque è integrare per far sì che la sanità umbra sia in grado di innovarsi dando risposte concrete e puntuali alle esigenze dei cittadini. “Quale sarà la sfida dei prossimi anni? La riorganizzazione della rete ospedaliera – sottolinea Luca Barberini – che non significa chiudere ma specializzare, dare un compito, una mission ad ogni struttura ospedaliera. Significa – prosegue – l’assessore regionale alla sanità – potenziare la rete dei territori, dando quindi un nuovo ruolo alle farmacie, ai distretti, ai consultori, ai medici di medicina generale. Insomma – conclude Barberini – una presenza vicina ai cittadini nell’assistenza territoriale”.  

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