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Trevi, in più di seicento dicono sì alla donazione degli organi

Pubblicato il 4 Agosto 2016 12:18 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:39

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In più di seicento, a Trevi, hanno detto sì alla donazione degli organi in soli due anni. Da quel maggio del 2014 in cui l’amministrazione comunale fu tra le prime ad abbracciare il progetto “Una scelta in Comune”, promosso dalla Regione e da Federsanità Anci Umbria, insieme al Centro regionale trapianti. Solo undici, invece, quelli che hanno preferito dire no. Numeri a cui il sindaco Bernardino Sperandio e l’assessore alla sanità Stefania Moccoli guardano con grande soddisfazione, soprattutto se si considera che il Comune di Trevi conta su 10mila abitanti e che solo i maggiorenni possono iscriversi all’albo. “È un grande attestato di altruismo e generosità – commenta la Moccoli –. Un dato tanto più significativo, se paragonato alle iscrizioni in Comuni di ben più alta incidenza demografica”. “L’amministrazione comunale – gli fa eco il primo cittadino – si è impegnata e continuerà ad impegnarsi affinché sempre più persone compiano questo gesto di alta civiltà. Le cronache – sottolinea – ci restituiscono quasi ogni giorno storie di vite salvate grazie alla generosità dei donatori”. Dire sì alla donazione degli organi è semplice, basta dichiarare il proprio consenso al momento del rinnovo o del rilascio della carta d’identità. Una volta acquisiti, i dati vengono quindi trasmessi al Sistema informativo trapianti. Guardando al dato regionale, nel Cuore verde d’Italia i sì espressi attraverso gli albi comunali sono, attualmente, 17.756; 4455, invece, quelli iscritti nei registri delle aziende sanitarie locali; mentre 11.060 i nominativi presenti sugli elenchi dell’Aido, l’Associazione italiana donatori di organi.

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