29.3 C
Foligno
giovedì, Luglio 17, 2025
HomeCronacaSpoleto, ennesimo scempio nei bagni pubblici

Spoleto, ennesimo scempio nei bagni pubblici

Pubblicato il 2 Ottobre 2016 11:50 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:09

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Svincolo di Scopoli, De Rebotti: “Al lavoro per avviare il cantiere entro il 2026”

Giovedì mattina in consiglio regionale l’intervento dell’assessore alle Infrastrutture in risposta all’interrogazione presentata da Enrico Melasecche. “Opera essenziale per risolvere problemi oggettivi di collegamento”

Dirigenti scolastici, chi resta e chi arriva a Foligno  

Pubblicato il Decreto con cui l’Ufficio regionale, guidato da Sergio Repetto, ha ufficializzato conferme e mutamenti negli incarichi di vertici degli istituti umbri in vista del nuovo anno

Foligno, preso lo scippatore di via Cairoli e via Clitunno

É un 43enne di origini italiane l’uomo che lo scorso fine settimana avrebbe derubato due anziane signore delle loro borse. Ad individuarlo la polizia, grazie alle testimonianze raccolte e alle immagini riprese dalla videosorveglianza

“Cercheremo di valutare una soluzione alternativa e temporanea sulla scia di quanto è stato fatto in precedenza per altre strutture igieniche”. Sono le parole di Maria Rita dell’Anno, la consigliera dell’amministrazione Cardarelli che qualche mese fa, insieme alla collega Maria Capricci, si attivarono per creare una collaborazione con i volontari dell’Auser per avviare un controllo costante su altri bagni pubblici della città. E forse questa potrebbe essere l’unica soluzione per prevenire quanto è successo, ancora una volta, all’interno dei bagni pubblici di piazza Vittoria. Si, perché dopo i fatti di una ventina di giorni fa, quando qualche “buontempone”, o forse più di uno, ha pensato bene di sfregiare i sanitari rompendoli o asportandone i componenti, come i rubinetti ad esempio, scrivere sui muri e anche rompere i l’impianto di scarico dell’acqua dei water, così da provocare una continua fuoriuscita, ora, dopo una temporanea chiusura che ha permesso al Comune di Spoleto di rimediare, almeno in parte a quegli atti vandalici, c’è stato qualcun altro che ha voluto sfregiare quei bagni in maniera ancora più indecente, ovvero lasciando bene in vista le proprie esigenze corporali. Per quello che, per chi è entrato lì dentro nella mattinata di ieri, è apparso un vero e proprio scenario indecente e anche alquanto nauseabondo. Ancora una volta, dunque, e nel giro di soltanto pochi giorni, ci sono atti vandalici da porre all’attenzione delle cronache cittadine per una di quelle poche strutture igieniche pubbliche rimaste aperte in città, grazie anche a dei piccoli interventi strutturali che ne hanno ridato decoro solo pochi mesi fa. Ma probabili risoluzioni al problema a parte, più o meno condivisibili, c’è solo una certezza. Ed è quella che la mancanza di senso civico impera tra una parte della popolazione spoletina, e lo si evince in maniera evidente, non c’è dubbio. Da qui l’idea di Maria Rita dell’Anno di proporre all’amministrazione comunale che anche lei rappresenta, di poter attivare una collaborazione con qualche associazione di volontariato disposta a prestare questo servizio di controllo (magari, perché no, la stessa Auser). “Non possiamo fare altrimenti, dato che per un recupero completo di quei bagni pubblici della città ci vorrebbero almeno 110mila euro, che l’amministrazione non ha ovviamente – spiega Maria Rita Dell’Anno – dopo gli atti vandalici di un paio di settimane fa, i bagni di piazza Vittoria erano stati chiusi per risistemare almeno un po’, ma questo ennesimo episodio dimostra che certe persone non hanno proprio a cuore la città. L’esigenza di tenerli aperti, c’è. Dato che quello è l’unico servizio igienico presente in quell’area – conclude Maria Rita Dell’Anno – l’unica cosa che l’amministrazione può fare è quella di trovare una soluzione alternativa per un controllo costante”.

N.d.r.: La nostra redazione è in possesso delle foto che documentano lo stato di degrado con i rispettivi esigenze corporali, ma abbiamo preferito evitare la loro pubblicazione

Articoli correlati