24.1 C
Foligno
giovedì, Settembre 18, 2025
HomeAttualitàFoligno, tante presenze per il “Mercato Europeo”. Amoni: “Ossigeno per il centro"

Foligno, tante presenze per il “Mercato Europeo”. Amoni: “Ossigeno per il centro”

Pubblicato il 21 Marzo 2022 11:14 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:12

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Addio a Massimo Catarinucci

Settantaquattro anni, è venuto a mancare nella mattinata di giovedì 18 settembre. Dall’impegno politico a quello sociale, soprattutto nel campo della disabilità: era una figura molto apprezzata nel territorio

Foligno torna a manifestare per Gaza

Venerdì 19 in piazza XX Settembre si terrà una nuova iniziativa a sostegno del popolo palestinese. “Restiamo umani” il messaggio lanciato dagli organizzatori, sulle orme di Vittorio Arrigoni

Quintana, terremoto in casa Pugilli: si dimette il priore

A fare un passo indietro anche il suo vice e il segretario, che lasciano a meno di un anno da dalla scadenza del mandato: il Pugilli va verso nuove elezioni. Nella mattinata anche l’annuncio del divorzio con Chicchini

“Abbiamo fatto il pienone di gente in centro storico”. Con queste parole il presidente della sezione territoriale di Confcommercio, Aldo Amoni, traccia un bilancio a Rgunotizie del “Mercato Europeo”. La manifestazione promossa da Fiva e Confcommercio Umbria che, nel week end appena trascorso, ha portato a Foligno 80 espositori da tutto il mondo, di cui tre dall’Ucraina, e tanti stand dislocati in diverse zone del cuore cittadino. Prodotti tipici, agroalimentari ed artigianali, che hanno incuriosito ed attirato tante persone in piazza della Repubblica, piazza Matteotti, largo Carducci, via Umberto I, un tratto di via Garibaldi ed uno di via Oberdan.

“Quella appena messa in archivio era la terza edizione e si è riconfermata grande occasione per il centro storico e per la città – sottolinea il presidente di Confcommercio Foligno –, anche in virtù del boom di presenze registrato. C’è grande soddisfazione perché, oltre ai tanti folignati che hanno deciso di passeggiare per gli stand, fare acquisti e trascorrere attimi di vera spensieratezza – prosegue Aldo Amoni -, numerosi sono stati anche i turisti da fuori regione arrivati per l’occasione a Foligno e che sicuramente hanno apprezzato la ricercatezza e la qualità delle proposte”. Amoni spiega dunque come la tre giorni sia andata in crescendo, da venerdì fino a domenica. “L’unico neo – evidenzia il numero uno di Confcommercio – è stato il meteo, perché se da un lato il sole ci ha assistito, dall’altro sembra che ormai Foligno sia diventata la città del vento. Vento che, fortunatamente, e vista l’affluenza, non ha condizionato troppo la kermesse”. C’è dunque soddisfazione per la buona riuscita del “Mercato Europeo”, tanto che Amoni ne assicura la ripetizione l’anno prossimo, “magari verso aprile – spiega – così da essere ancor più tranquilli sul fronte meteorologico”.

Sempre a sentire Amoni, l’obiettivo sventolato alla vigilia di rilanciare anche economicamente il centro storico con questa manifestazione è stato raggiunto, con molti negozi che, vista proprio la presenza degli stand, hanno deciso di rimanere aperti. Ma per il presidente di Confcommercio Foligno, la tre giorni appena conclusa, oltre a fare da apripista ai tanti eventi che la città ospiterà nel corso dell’anno, “è servita anche a fare una vera ‘operazione socialità’”. “Ho visto tante persone in giro per il centro che si incontravano magari dopo due anni di pandemia – osserva Amoni – un qualcosa di bello che fa capire quanto manifestazioni come questa facciano bene anche in termini sociali”.

EFFETTO GUERRA – Il presidente di Confcommercio Foligno pone poi l’accento sull’impatto che il conflitto in Ucraina sta avendo sull’economia cittadina. “Gli effetti si cominciano a sentire soprattutto sul settore dell’ospitalità – evidenzia Amoni -, sono già del 30-40% le disdette registrate dalle nostre strutture ricettive. Chiaramente – osserva – se il turismo si ferma, ci sono conseguenze per le attività commerciali di ogni natura. Ne risentono le vendite – spiega Amoni – perché, se consideriamo anche due anni di pandemia e i rincari in bolletta, la gente è molto più attenta a spendere”.

Articoli correlati