14.9 C
Foligno
giovedì, Maggio 1, 2025
HomeEconomiaIndelfab, firmato l’accordo per il licenziamento di quasi cinquecento lavoratori

Indelfab, firmato l’accordo per il licenziamento di quasi cinquecento lavoratori

Pubblicato il 22 Febbraio 2022 10:11 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:16

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Castel Ritaldi, precipita velivolo leggero: un morto

L’incidente aereo nel pomeriggio di giovedì primo maggio in località Mercatello. L’aeromobile è finito all’interno di un capannone industriale: a bordo anche un’altra persona, che è riuscita ad abbandonare il mezzo prima dell’impatto

Manovra fiscale, in consiglio comunale solo la maggioranza: “È la sinistra delle tasse”

La seduta straordinaria e aperta di Foligno ha visto l'assenza preannunciata dell'opposizione, rimasta in piazza per protesta. Da parte delle associazioni di categoria pochi gli interventi rispetto agli inviti

Foligno, in arrivo i contatori idrici intelligenti

Gli “smart meter” consentiranno la lettura a distanza e in tempo reale dei consumi e la rilevazione immediata di anomali e perdite. La sostituzione sarà gratuita ed effettuata da operatori di ditte esterne muniti di tesserino di riconoscimento

Si addensano ancor più le nuvole sopra l’Indelfab, trascinate, stavolta, dalla firma dell’accordo per la procedura di licenziamento dei 489 lavoratori. A darne notizia sono le segreterie Fim, Fiom e Uilm di Umbria e Marche, spiegando come lunedì 21 febbraio sia andato in scena, in via telematica, l’incontro per l’esame congiunto tra ministero del Lavoro, le stesse sigle ed i rappresentati della curatela fallimentare circa la situazione dell’ex Merloni. Vertice durante il quale, stando a quanto si apprende dai sindacati, il dicastero ha sottolineato come non siano più disponibili forme di ammortizzatori sociali. In particolare, la cassa integrazione per cessazione, partita a metà novembre 2021, è prossima al termine, ovvero il 15 maggio di quest’anno. Al netto di questo quadro, si legge in una nota firmata da Fim, Fiom e Uilm, “le parti hanno convenuto nel procedere con la sottoscrizione dell’accordo per il licenziamento collettivo di tutti i 489 lavoratori ad oggi formalmente in forza all’azienda, divisi tra i 244 dello stabilimento di Gaifana e i 245 di Fabriano, che pertanto avranno diritto a due anni di disoccupazione”. Due siti per i quali, così come comunicato dagli organi della curatela, non sono ad oggi pervenute formali manifestazioni di interesse. E nel caso ne arrivasse una, le sigle hanno chiesto ed ottenuto il ritiro della procedura di licenziamento e l’avvio di un confronto sindacale sulle ipotesi che potrebbero emergere.

CAPARVI – Insomma, una questione delicata sulla quale è intervenuto anche il sindaco di Nocera Umbra, Virginio Caparvi, che parla di “un epilogo che purtroppo era nell’aria e che dunque non sorprende, ma che certamente preoccupa istituzioni e famiglie”. Per il primo cittadino, il licenziamento collettivo dei 489 lavoratori in forza all’ex Jp Industries deve chiamare tutti alla responsabilità. “Conoscendo bene la situazione, in qualità di sindaco insieme all’amministrazione comunale e di concerto con altre istituzioni di più alto livello – riferisce Caparvi – già da mesi stiamo lavorando alacremente affinché si possano aprire prospettive reali ed innovative, evitando di inseguire infruttuose piste già battute”. Il sindaco della città delle acque assicura quindi massimo impegno per il rilancio dell’area e ricorda come proprio “recentemente ci sono stati numerosi incontro interlocutori con la finalità di traguardare le aspettative di sviluppo del territorio”. Caparvi spiega, nel dettaglio, che “due attività produttive si sono già insediate proprio nell’area dell’ex Merloni” e che “su altri spazi pendono progettualità relative al Pnrr avvallate dall’Università e dalla Regione dell’Umbria”. Negli uffici del Comune nocerino sono insomma al lavoro per trovare una svolta, “e passare così – aggiunge sempre il sindaco Caparvi – da area di desertificazione industriale a luogo di rilancio di Nocera Umbra e dell’economia regionale”.

Articoli correlati