25.4 C
Foligno
lunedì, Agosto 4, 2025
HomeEconomiaL’Unione dei Comuni Terre dell’olio e del sagrantino al lavoro sulle comunità...

L’Unione dei Comuni Terre dell’olio e del sagrantino al lavoro sulle comunità energetiche

Pubblicato il 18 Gennaio 2022 11:59 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:22

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Giubileo dei Giovani, le emozioni dei pellegrini folignati

C’è chi è partito a piedi e chi ha raggiunto Roma in pullman, ma per tutti quella a Tor Vergata è stata un’esperienza bella e indimenticabile: il racconto dei giovani ma anche dei sacerdoti che li hanno accompagnati

Ss75, auto in avaria viene urtata da una bisarca: mezzi fuori strada e due feriti

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di lunedì all’altezza di Rivotorto lungo la carreggiata in direzione Foligno, rendendo necessario anche l’intervento dell’elisoccorso per il trasporto dei conducenti in ospedale. Chiusa temporaneamente la corsia di marcia

Innocenzi inarrestabile: per lui il settimo cappotto ad Ascoli

La Giostra marchigiana in onore di Sant’Emidio si è conclusa con una quarta tornata di spareggio tra il “cannibale” e Lorenzo Melosso. A dividerli solo sei punti grazie ai quali il sestiere di Porta Solestà ha portato a casa il 38esimo palio

Al via l’iter per promuovere la creazione di comunità energetiche e di autoconsumo collettivo. Quello, di fatto, partito con la mozione firmata il 29 novembre scorso da tutti i sindaci dell’Unione dei Comuni delle Terre dell’olio e del sagrantino e che prevede il coinvolgimento di cittadini e l’impiego di aree o edifici di proprietà comunale. Nel dettaglio, stando a quanto reso noto dalla stessa Unione, verranno sostenute prioritariamente quelle forme di configurazioni che generano benefici diretti. Da qui, la riduzione dei costi in bolletta per cittadini con maggiore disagio economico a rischio povertà energetica. Ora ai sindaci spetta il compito di individuare un soggetto partner qualificato e qualificante per poter effettuare lo studio di fattibilità.

Intanto, due primi cittadini dell’Unione, Bernardino Sperandio e Elisa Sabbatini, rispettivamente presidente e vicepresidente, hanno precisato alcuni aspetti. “Con le comunità energetiche – hanno detto – i consumatori di energia elettrica potranno associarsi per realizzare configurazioni di autoconsumo collettivo, anche in base alla nuova normativa recentemente approvata dal Parlamento relativamente allo scambio sul posto tramite cabina primaria”. Sempre dall’Unione sottolineano come potrà essere attivato da famiglie e soggetti che si trovano nello stesso edificio o condominio, purché i soggetti diversi dalle famiglie non producano energia come attività principale. Così come da comunità energetiche alle quali possono partecipare persone fisiche, piccole e medie imprese, enti territoriali o autorità locali, comprese le amministrazioni comunali, ubicati in un perimetro più ampio rispetto a quello condominiale, purché la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l’attività commerciale e industriale principale.

In virtù “del prezzo di mercato della quota energia prodotta da fonti rinnovabili e non, attualmente schizzata alle stelle”, Sperandio e Sabbatini riflettono sull’importanza del progetto. “Rimane imprescindibile per gli amministratori – hanno osservato – creare la comunità energetica e la condivisione della stessa in modo da generare reddito per chi decide di mettere a disposizione l’energia prodotta dal proprio impianto rinnovabile e di andare a incidere direttamente sulla povertà energetica di moltissime famiglie”. Volendo fare un esempio pratico, si pensi alla possibilità di realizzare una comunità energetica con un impianto installato sul tetto di una scuola, utilizzando l’energia prodotta per la stessa e fornendo l’eccedenza ai cittadini membri della comunità.

Articoli correlati