Scandite dal suono del restaurato organo monumentale, le porte della chiesa di San Francesco di Foligno stanno per riaprire ai fedeli. Lo faranno domenica 19 dicembre, alle 18.30, con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e Foligno, monsignor Domenico Sorrentino. Sarà allora, dunque, che la centralissima chiesa verrà restituita al culto dopo gli interventi di messa in sicurezza eseguiti in seguito ai danni riportati con il sisma di cinque anni fa. Danni ingenti che, proprio dal 2016, avevano reso inagibile la chiesa costruita nel tredicesimo secolo e custode delle spoglie di Santa Angela.
I lavori di ripristino, così come riferito alla nostra redazione dall’architetto che li ha seguiti, Stefano Trabalza, avevano preso il via nel 2019 e sono stati ufficialmente terminati lo scorso 22 novembre. Sottolineando come anche la pandemia abbia pesato sulla durata del cantiere, l’architetto ha quindi passato in rassegna le parti della struttura su cui è stato necessario intervenire. “La chiesa – ha detto – era inagibile per lesioni sulla facciata principale, sul timpano, sul campanile e quindi la balaustra. E poi ancora – ha proseguito Trabalza – sulle quattro colonne che sorreggono la statua di San Francesco, sulla lanterna, ovvero quell’elemento sopra la cupola, e sulla calotta absidale”. Questi, dunque, i bersagli del restyling, ma non solo. No, perché a sentire l’architetto “durante il lavori sono venute alla luce altre diverse lesioni sulle trabeazioni e quindi – ha evidenziato – si è deciso di passare per una variante strutturale tesa al ripristino anche di questi elementi”. E sempre Trabalza ha spiegato come il costo totale dei lavori di messa in sicurezza ammonti a circa 252mila euro senza ribasso dell’impresa.
Lavori ormai messi in archivio, mentre in città sale l’attesa per la riapertura della chiesa di San Francesco. Riapertura di domenica che, come già accennato, vedrà anche la riattivazione dell’organo monumentale Enrico Giustozzi, restaurato grazie ad un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. Affidato alla ditta Angelo Carbonetti, l’intervento conservativo e di miglioramento fonico, così come spiegato da palazzo Cattani, ha visto pulizia della consolle, smontaggio, pulizia e rimontaggio delle canne, controllo e manutenzione dei somieri, accordatura e intonazione. L’organo è stato poi ricollocato al suo posto, riattivando le strumentazioni meccaniche ed elettriche, restaurando e riaccordando i vari registri che compongono il manufatto. Un intervento con cui la Carifol ha ribadito il suo impegno nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio storico artistico cittadino, in questo caso restituendo alla comunità un’importante opera d’arte e strumento di uso liturgico. “Siamo felici che tale presentazione coincida con la riapertura della chiesa di San Francesco dopo i lavori post sisma – ha commentato il presidente Umberto Nazzareno Tonti -. Ci auguriamo che i suoni dell’organo possano proseguire ad accompagnare degnamente le funzioni religiose e possa essere un valido supporto per concerti di musica organistica e manifestazioni musicali”.