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Foligno, fissato il consiglio comunale straordinario e aperto sulla sanità

Pubblicato il 14 Febbraio 2023 16:05 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:13

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Si terrà nel pomeriggio di lunedì 6 marzo a Foligno il consiglio comunale straordinario ed aperto sul tema della sanità richiesto dalle forze di minoranza. Quello che, richiesta di convocazione alla mano, gli esponenti d’opposizione di palazzo Orfini Podestà avevano invocato in seguito al consiglio comunale aperto di Spoleto e al dibattito in merito al futuro degli assetti e dei servizi della sanità pubblica in Umbria e, in particolare, nel nostro territorio. “Temi attuali ed importanti”, avevano detto i richiedenti, rispetto cui la massima assise cittadina si sarebbe dovuta presto riunire per discutere. L’ordine del giorno avrebbe previsto una “relazione dell’amministrazione comunale in merito alla situazione attuale e prospettica dei servizi sanitari pubblici della nostra città, ospedalieri e territoriali, con particolare riguardo alle tempistiche e modalità con cui verranno integrati gli ospedali di Foligno e Spoleto al fine di istituire il terzo polo ospedaliero regionale articolato in due distinte sedi, così come all’ubicazione della sede del Distretto sanitario”. Era stato contestualmente richiesto pure “l’ascolto e il coinvolgimento dei soggetti politici, amministrativi e sociali interessati”. Ed ora la convocazione del consiglio comunale richiesto in data 17 gennaio è arrivata, anche se, dalla minoranza, hanno lamentato un certo ritardo. “Come previsto da regolamento – avevano a tal proposito sottolineato dall’opposizione lunedì 13 febbraio -, un consiglio straordinario dovrebbe essere convocato entro 20 giorni dalla data della richiesta: ne sono trascorsi 27 e non si ha nessuna notizia. Anche una richiesta di accesso agli atti sul tema della Variante sud, che avrebbe dovuto essere evasa entro 5 giorni – avevano aggiunto -, non ha ancora avuto esito, dopo 18 giorni. Deprechiamo con forza un comportamento ancora una volta arrogante e non rispettoso delle regole – avevano dunque concluso dalla minoranza – ed esprimiamo profonda preoccupazione per come l’amministrazione comunale e quella regionale trattano il tema della sanità”.

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