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Foligno, il caso Afam arriva in prima commissione: riunione convocata il 23 febbraio

Pubblicato il 16 Febbraio 2023 11:54 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:12

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La questione Afam arriva a palazzo. Dopo il botta e risposta degli scorsi giorni tra sindacati, che denunciavano alcune criticità nelle farmacie comunali di Foligno, e la stessa azienda che le gestisce, il cui Cda aveva prontamente rimandato al mittente tutte le accuse, è stata infatti calendarizzata una seduta ad hoc della prima commissione consiliare. La riunione si terrà giovedì 23 febbraio a palazzo Orfini Podestà alle 10.30 in prima convocazione e alle 11 in seconda convocazione. Sul tavolo della commissione coordinata da Daniela Flagiello l’andamento economico finanziario 2022 di Afam, politiche in materia di gestione del personale, contrattazione integrativa di secondo livello e relazioni con i lavoratori e le rappresentanze sindacali. Di fatto, i temi che, dopo appunto le segnalazioni di Filcams Cgil di Perugia e Fisascat Cisl dell’Umbria, alcuni consiglieri comunali di minoranza intendevano approfondire. Si tratta, in particolare, di Mario Gammarota di Foligno 2030, Elia Sigismondi e Rita Barbetti del Pd e Francesco Silvestri di Patto x Foligno. Tutti membri della prima commissione consiliare permanente di cui, proprio nei giorni scorsi, avevano richiesto la convocazione, suggerendo pure di allargare l’invito per un’audizione al consiglio di amministrazione della società, ai rappresentanti dei lavoratori (sigle sindacali di categoria) e ad una delegazione di direttori delle farmacie. Richiesta di fatto accolta, giacché, convocazione alla mano, l’invito a partecipare alla commissione del 23 febbraio è stato inoltrato, oltre che alla dirigente dell’Area Servizi finanziari, Michela Marchi, al Cda di Afam con Massimo Pastori, Giada Bollati e Giovanni Merletti, così come ai direttori Irene Paoletti, Daniele Nunzi, Rita Carucci, Marco Cellanetti e Antonella Di Giacomo. Invito esteso poi al collegio sindacale di Afam con Luca Baldoni, Maria Teresa Bartolini e Fabio Donati. Senza dimenticare infine le rappresentanze sindacali: in particolare Cisl con Simona Gola, Cgil con Vasco Cajarelli e Rsa Cgil con Emanuela Bonaccorso.

UN PASSO INDIETRO – Una querelle, quella tra sigle ed azienda, scaturita in seguito alle segnalazioni arrivate proprio da Filcams Cgil di Perugia e Fisascat Cisl dell’Umbria in merito, tra le altre cose all’interno delle farmacie comunali, al mancato rispetto del contratto nazionale di lavoro, con ore di straordinario e di assemblea non pagate, all’assenza di una contrattazione di secondo livello e ad un atteggiamento avverso nei confronti dei lavoratori. La replica di Afam non aveva tardato ad arrivare. A distanza di poche ore, infatti, il consiglio di amministrazione aveva smentito in toto le dichiarazioni dei sindacati, parlando di “accuse gravi e non veritiere” e di “incomprensibile campagna denigratoria in danno dell’azienda, accusata di condotte inesistenti”.

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