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In Umbria oltre il 50% dei pazienti positivi arriva in ospedale per altre patologie

Pubblicato il 28 Aprile 2022 14:56 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:04

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Oltre il 50% di chi arriva in ospedale lo fa per altre patologie o problematiche di salute e poi scopre di essere positivo al Covid-19. A evidenziarlo è l’assessore alla Sanità della Regione, Luca Coletto, nel consueto aggiornamento settimanale legato alla pandemia. La statistica riguarda i ricoveri dei pazienti Covid che, il più delle volte, risultano essere positivi al triage ma che raggiungono l’ospedale per altre motivazioni. Rispetto invece a coloro ricoverati proprio a causa del Coronavirus, i medici umbri evidenziano situazioni meno gravi nei soggetti vaccinati con ciclo completo, che presentano raramente polmoniti interstiziali gravi e altre complicanze che possono richiedere il ricovero in terapia intensiva, mentre i sintomi più gravi vengono riscontrati in soggetti non vaccinati. È per questo che la Regione Umbria ricorda come la vaccinazione resti la soluzione principale per salvaguardare la salute e limitare il più possibile gli effetti più gravi della malattia prodotta dal Coronavirus. “È necessario – spiegano dalla Regione – che tutti i soggetti fragili e gli over 80 siano coperti anche con quarta dose di vaccino. La Regione rivolge quindi un invito a tutta la popolazione a vaccinarsi o a completare il ciclo vaccinale secondo le indicazioni per fascia d’età o stato di salute”. Nel frattempo, il commissario all’emergenza Massimo D’Angelo ha incontrato i direttori generali dell’aziende ospedaliere e sanitarie per valutare una riorganizzazione dei posti letto, che tenga conto del fatto che molti ricoveri di soggetti positivi non sono legati a complicanze prodotte dal Covid, per cui è anche necessario fornire a questi pazienti le giuste cure per la patologia che li ha portati all’ingresso in ospedale. 

ANDAMENTO EPIDEMIOLOGICO – L’assessore Luca Coletto analizza anche gli ultimi numeri legati alla pandemia, sottolineando come il numero dei casi positivi cresciuto in maniera importante nella giornata di giovedì, sia sicuramente legato al lungo ponte del 25 aprile e alle vacanze pasquali. Dimostrazione, secondo l’assessore, dell’importanza di continuare ad adottare comportamenti responsabili rispetto al distanziamento e alle misure di prevenzione come l’utilizzo della mascherina e il lavaggio delle mani. Intanto la curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni in Umbria mostra un trend stabile rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100mila abitanti al 26 aprile è pari a 860. L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni è in leggero aumento attestandosi ad un valore di 1,07. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un trend in diminuzione in tutte le classi d’età, l’incidenza più elevata è riscontrata nella classe d’età tra gli 11 e 13 anni, mentre la più bassa è nella classe d’età tra i 19 e 24 anni. Tutti i Distretti sanitari hanno l’incidenza inferiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti, la più elevata è riscontrata nel distretto dell’Alto Chiascio ed è pari a 989 casi per 100.000 abitanti. A Foligno è di 984. Rispetto alla settimana precedente si osserva una leggera diminuzione nell’impegno ospedaliero regionale (al 26 aprile 224 ricoveri di cui 4 in terapia intensiva), mentre nella settimana tra il 18 e il 24 aprile si registrano 5 decessi.

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