Un piano di salvaguardia. È quello approvato nel pomeriggio di lunedì dalla giunta della Regione Umbria per far fronte alla gestione sanitaria dell’emergenza Covid-19. Il piano prevede un ampliamento del numero dei posti letto nelle strutture ospedaliere ed extraospedaliere, che va oltre il piano di contenimento definito lo scorso mese di luglio dal Governo.
Un ampliamento tale da riuscire a rispondere al picco dei ricoveri previsto per i primi giorni di dicembre. In quest’ottica, il piano elaborato dall’Ente di palazzo Donini prevede la dotazione di altri 150 posti letto per acuti in aggiunta ai 530 già disponibili, 58 per post-acuti e, infine, 40 per la terapia intensiva che andrebbe così a dotarsi complessivamente di 167 posti letto.
Il reclutamento avverrà, come detto, in strutture ospedaliere come quelle di Perugia e Terni, Gubbio-Gualdo Tadino e della Media Valle del Tevere ma anche esterne, così da garantire anche il regolare svolgimento delle altre attività sanitarie. Il riferimento è, in primis, all’ospedale allestito dall’esercito fuori dal Santa Maria della Misericordia di Perugia, ma anche alla tenda della Croce rossa che si sta realizzando all’esterno dell’ospedale di Terni e che dovrebbe entrare in funzione nel giro di qualche giorno. Ed ancora ai locali dell’ex clinica Porta Sole, all’ospedale da campo che dovrebbe vedere la luce entro metà dicembre ed al Covid Hospital delle Marche messo a disposizione del Cuore verde d’Italia con 14 posti per la terapia intensiva.
Previsto, inoltre, un incremento del fabbisogno di personale, anche mediante richiesta all’Esercito ed alla Croce rossa. In particolare, su questo fronte si sta lavorando all’inserimento nelle strutture esterne di 43 medici, 80 infermieri e 25 oss e nelle strutture a gestione diretta di 48 medici, 145 infermieri e 13 oss. Lo scorso venerdì, inoltre, la presidente Donatella Tesei ha inviato al commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, un prospetto delle dotazioni strumentali necessarie per la terapia intensiva e sub intensiva per dare seguito, anche su questo fronte, al piano di salvaguardia.
“Questa settimana sarà decisiva – ha commentato al riguardo il direttore regionale alla salute, Claudio Dario – per capire se le restrizioni attuate hanno avuto l’esito sperato”. Da questa valutazione dipenderà anche la possibile ripresa dell’attività didattica in presenza. “Saranno i numeri – ha commentato la presidente Donatella Tesei – a dirci, com’è avvenuto fino ad ora, se potremo permettere il ritorno in aula degli studenti o meno”.