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Emergenza Covid, l’Umbria valuta la chiusura delle scuole superiori. “Movida” osservata speciale

Pubblicato il 16 Ottobre 2020 16:44 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:14

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Dopo la Campania, anche le altre regioni pensano alla chiusura delle scuole. Il tema è stato affrontato nel corso della Conferenza Stato Regioni che si è tenuta nella mattinata di venerdì. Al centro dell’attenzione, in particolare, le scuole secondarie di secondo grado, rispetto alle quali è stata sollecitata la sospensione delle attività in presenza e l’attuazione della didattica a distanza a partire da lunedì 19 ottobre e per le due settimane successive. “Al momento – spiegano dalla Regione Umbria – i provvedimenti presi hanno evitato particolari criticità all’interno dei plessi scolastici, criticità – proseguono – che invece si possono registrare nella fase di contatto tra studenti prima dell’inizio e dopo la fine delle lezioni”. Ecco perché, in caso di diniego da parte del Governo, “la presidente Donatella Tesei – fanno sapere da Palazzo Donini – valuterà l’opportunità di adottare una specifica ordinanza, anche in virtù dell’evolversi della situazione epidemiologica”. 

Ma la scuola non è stata l’unica questione affrontata venerdì mattina dalla governatrice della Regione Umbria che, prima della Conferenza Stato Regioni, ha convocato in seduta straordinaria la sua giunta per mettere in atto una serie di attività, di cui alcune già programmate, al fine di gestire al meglio l’emergenza sanitaria. In particolare, è stata adottata e firmata una nuova ordinanza che fa seguito all’ultimo Dpcm del premier Conte un materia di eventi sportivi. Il riferimento è, nello specifico, alla presenza del pubblico. Il documento prevede, in particolare, per gli sport all’aperto fino a mille spettatori per il campionato di calcio di Legapro, 500 per la serie D e i campionati dilettanti, 200 per il calcio a 5 sempre nella categoria dilettanti. Stessi numeri anche per tutti gli altri sport e per le partite in luoghi chiusi. In tutti i casi non potrà essere superato il 15 per cento della capienza totale consentita dall’impianto sportivo.

All’ordine del giorno della riunione di giunta, poi, i posti letto in terapia intensiva, per i quali è stata disposta la messa a regime del numero massimo di postazioni possibili nelle strutture umbre, vale a dire 124. Di fatto venti in più rispetto ai numeri toccati nei mesi di maggior utilizzo. Sempre come già programmato nei giorni scorsi, inoltre, si sta procedendo all’individuazione di due ospedali Covid, uno di Livello I Dea (dipartimento d’emergenza e accettazione) e uno di base. L’ordinanza in merito sarà firmata sabato 17 ottobre, dopo la riunione che si terrà in mattinata tra i vertici delle varie funzioni della macchina regionale.

Nel frattempo continua l’interlocuzione da parte della Presidente Tesei con il Prefetto per un controllo costante del territorio al fine di garantire l’adozione di comportamenti corretti da parte della cittadinanza con particolare attenzione alla “movida” nelle città umbre e agli assembramenti dovuti agli spostamenti degli studenti per raggiungere gli istituti scolastici. La Presidente, infine, valuterà, a seguito dell’evolversi della situazione, ulteriori restrizioni in merito a eventi culturali ed eventuali individuazioni di zone rosse, qualora e dove ve ne fosse necessità.

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