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Foligno, la movida al suo primo fine settimana di prova

Pubblicato il 22 Maggio 2020 13:10 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:44

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La movida di Foligno al suo primo vero “stress test” post-lockdown. Dopo un assaggio di normalità arrivato nella serata di giovedì, da questa sera esercenti e cittadini saranno chiamati a dare un forte segnale di civiltà e rispetto delle regole. Il rischio più grande rimane sempre quello degli assembramenti. E’ per questo motivo che sulla vita notturna – in centro e non – si concentrerà lo sguardo delle forze dell’ordine, come previsto dalla circolare dello scorso martedì del Viminale, alla quale ha fatto seguito quella del capo della polizia Franco Gabrielli. Una circolare, quella di Gabrielli, inviata a tutti i questori d’Italia e che punta a far rispettare il divieto di assembramenti. Divieto – è giusto sottolinearlo – che non interessa solamente la movida notturna, ma tutte quelle situazioni che possono portare affollamento in luoghi pubblici e privati. E tra queste situazioni ci sono ovviamente anche i punti di ritrovo per l’aperitivo, la cena ed il dopocena. Anche a Foligno il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine sarà destinato a far rispettare le attuali norme in vigore. Rimarrà alta dunque l’attenzione sui punti di ritrovo delle persone. L’obiettivo è quello di garantire uno svolgimento regolare della vita notturna, senza dover necessariamente ricorrere a contravvenzioni né sospensioni delle licenze. Anche perché c’è la consapevolezza che gli esercenti sono arrivati a questa graduale riapertura dopo un periodo tragico per gli affari. Ed è per questo che anche i titolari delle varie attività hanno lavorato negli scorsi giorni per adeguarsi a tutte le disposizioni ed offrire così un servizio in sicurezza ai clienti ed in piena collaborazione con le forze dell’ordine. Come detto, giovedì Foligno ha fatto le prove generali. In giro si sono viste decisamente più persone degli scorsi giorni. Da segnalare un furioso litigio in pieno centro. Alcune persone – in fase di identificazione, così come reso noto dal locale commissariato – sono addirittura arrivate alle mani. Sul posto sono giunti gli agenti della polizia di Stato insieme a quelli della polizia locale. Il problema non rimane dunque la movida di per sé, ma i comportamenti delle persone all’interno e all’esterno dei locali. Al momento a Foligno non c’è l’intenzione di emettere eventuali ordinanze restrittive ma, qualora dovessero registrarsi episodi poco piacevoli, potranno essere intensificati i servizi preventivi di controllo da parte delle forze dell’ordine. La situazione cittadina infatti, stando alle informazioni che giungono dalle stesse forze dell’ordine, non desta particolari segnali di rischio. 

LE DISPOSIZIONI – Tornando alla circolare emessa dal capo della polizia, il documento inviato ai questori di tutta Italia chiede di imprimere il massimo impegno per contrastare la criminalità e le mafie, che potrebbero tornare protagoniste con la ripresa delle attività. Oltre a questo, l’obiettivo è anche quello di garantire il rispetto del divieto di assembramento. Poi, saranno le singole questure ad individuare ed impartire eventuali disposizioni specifiche rispetto ai controlli. La circolare del Viminale firmata dal capo di gabinetto Matteo Piantedosi, recepisce invece le disposizioni del decreto legge dello scorso 16 maggio. Tra le disposizioni, la facoltà dei sindaci nel poter disporre la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico, in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Previste sanzioni da 400 a 3.000 euro di multa per chi non recepisce gli inviti a rispettare il divieto di mantenere il distanziamento. Anche per bar e ristoranti sono prese in considerazione eventuali multe o addirittura la chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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