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Umbria, la Regione vara un piano da 8 milioni di euro per l’emergenza sociale

Pubblicato il 9 Maggio 2020 14:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:47

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Un piano straordinario di contrasto alle povertà sociali è stato varato dalla regione Umbria a favore dalle famiglie messe in condizioni di difficoltà dall’emergenza Covid-19. Su proposta dell’assessore alla salute e alle politiche sociali, Luca Coletto, la giunta ha così varato un pacchetto di interventi per 8 milioni di euro. Sei i filoni d’intervento previsti: dall’erogazione di buoni spesa per i beni di prima necessità ai contributi economici per medicinali ed utenze, passando al sostegno per l’acquisto di materiale informatico e collegamento alla rete per consentire l’accesso alle attività della didattica online. Ed ancora lo stanziamento di risorse per finanziare interventi di potenziamento dei servizi sociali dei Comuni umbri con attenzione al sostegno socio educativo e alla genitorialità, soprattutto con riferimento ai nuclei familiari in cui sono presenti minori. Infine, un filone di intervento dedicato al terzo settore ed in particolare al supporto di progetti di volontariato e del Servizio civile per continuare ad assicurare il sostegno a favore dei territori e delle comunità. 

“Il Piano – ha commentato Luca Coletto – delinea una serie di interventi per dare risposta ai nuovi bisogni che esprime la popolazione maggiormente esposta ai rischi derivanti dalla pandemia”. Per fare ciò, la Regione Umbria ha “ricollocato – così come annunciato dall’assessore alle politiche sociali – le risorse comunitarie, nazionali e regionali, in modo da finanziare interventi resi molto più urgenti in questa fase di emergenza, rispetto a quelli previsti inizialmente”. “La pandemia – ha infatti concluso Coletto –  ha aumentato ancora di più la vulnerabilità delle persone adulte, creando una condizione di disagio sociale che non si identifica esclusivamente con la povertà, ma che si genera quando ad una preesistente situazione di fragilità sociale, si associano emergenze o eventi, anche imprevedibili, che destabilizzano il corso della vita e rischiano di portare la persona o la famiglia all’impoverimento sia sul versante economico, che esistenziale, generando o favorendo percorsi di esclusione sociale”.

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