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Dall’ospedale di Foligno a quello di Macerata, l’azienda Colfiorito in prima linea contro il Covid-19

Pubblicato il 1 Aprile 2020 12:02 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:56

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Dall’ospedale di Foligno a quello di Macerata, le braccia della solidarietà si estendono dall’Umbria alle Marche. Ad allargarle è Colfiorito, storica azienda di legumi e cereali che in questa fase di emergenza legata al Covid-19 ha deciso di dare il proprio contributo alla sanità. Per farlo, la realtà che ha la propria sede negli altipiani plestini, proprio a cavallo tra Umbria e Marche, ha deciso di effettuare una duplice donazione. La prima riguarda i reparti di Pneumologia e del Pronto soccorso del “San Giovanni Battista” di Foligno con la consegna, negli scorsi giorni, “di macchinari importanti”, come spiegato da Colfiorito. L’iniziativa è stata coordinata da Confindustria Foligno e supervisionata dal primario del reparto di Pneumologia, il dottor Francesco Merante. Nel frattempo, l’azienda sta finalizzando una donazione anche per l’ospedale di Macerata, nel cui territorio si trova il secondo sito produttivo. “La nostra forza come azienda viene dalle persone e dal territorio – dichiara Ivano Mattioni, presidente della società –. E’ naturale per noi volerlo sostenere al meglio in un momento come questo, che ci coinvolge tutti. E’ anche un gesto di ringraziamento per tutti gli operatori sanitari che stanno letteralmente dando tutto nel loro lavoro, anche la loro stessa salute, per aiutare ogni singolo paziente”. Colfiorito, leader di mercato nazionale per i legumi secchi, cereali e semi, è tra le imprese che continuano l’attività a pieno ritmo. Un lavoro anzi diventato più urgente, vista l’importanza di mantenere riforniti i supermercati di tutta Italia. “La società – fanno sapere da Colfiorito – ha adottato da subito un protocollo di sicurezza atto a garantire la salute di tutti e ad evitare le possibilità di contagio. Tutti i lavoratori hanno continuato a garantire la loro presenza, permettendo alle attività di proseguire con la rinnovata intensità che lo scenario richiede”. L’azienda ha quindi deciso di riconoscere a tutti i dipendenti un bonus nella busta paga di marzo, aprile e maggio, a riconoscimento di un impegno nient’affatto scontato. “L’emergenza – sottolinea Luca Mattioni, vicepresidente dell’azienda – ha dimostrato ancora una volta che siamo una grande famiglia. Nel continuare a lavorare mettiamo in campo tanto impegno e responsabilità. Impegno, perché tutti i dipendenti si sono rimboccati le maniche per dare il massimo, anche senza che nessuno lo chiedesse; responsabilità, perché come azienda alimentare oggi è più che mai importante portare il prodotto sugli scaffali per milioni di Italiani, senza però rinunciare in alcun modo alla sicurezza e alla salute dei colleghi e dei nostri familiari”.

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