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Coronavirus, l’Iss conferma i due casi umbri: “Ma nessun focolaio in regione”

Pubblicato il 1 Marzo 2020 13:18 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:03

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“La Direzione regionale della sanità informa che l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato entrambi i casi risultati positivi al laboratorio di riferimento regionale”. E’ con questo comunicato che la Regione ha fornito nuovi aggiornamenti rispetto alla situazione dei due umbri, risultati positivi al coronavirus e già in isolamento da alcuni giorni. Le condizioni dei due, un uomo di Foligno e l’altro di Montecastrilli, sono buone. Gli stessi rimangono in isolamento nelle loro abitazioni. Nel frattempo, sono passate da una media di 350 al giorno della scorsa settimana, alle 200 di oggi le telefonate ricevute dagli operatori che rispondono al “Nus” (Numero Umbria sanità 800636363), a disposizione dei cittadini per chiarimenti sulla diffusione e prevenzione dell’infezione da coranavirus: a darne notizia è l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. “Lo scorso fine settimana, dopo la notizia dei focolai in alcune regioni italiane – ha detto l’assessore – al numero verde regionale sono arrivate moltissime chiamate di cittadini fortemente preoccupati. Da venerdì la situazione si sta normalizzando e gli operatori, dalle 5 postazioni attive dalle 8 del mattino alle 20, nella giornata di sabato hanno ricevuto 200 chiamate da persone che chiedono informazioni sui due casi registrati in Umbria e se ci sono nuove ordinanze che modificano le disposizioni precedenti”. “Gli operatori – continua l’assessore – stanno rassicurando i cittadini che non c’è alcun focolaio del coronavirus in Umbria e che, al momento, non cambia nulla rispetto alle misure già adottate”. L’assessore, per rassicurare la comunità umbra, sottolinea che “i due casi che si sono verificati sono di importazione e in questo momento non ci sono nuove situazioni all’attenzione dei medici delle strutture sanitarie umbre”. “La task force regionale – ha riferito concludendo – monitora il territorio 24 ore al giorno  per garantire la salute ai cittadini, ma anche per favorire una vita sociale e produttiva che scorra sui binari della normalità”. Sabato mattina la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha partecipato in teleconferenza ad una riunione con gli altri presidenti di Regione ed il premier Giuseppe Conte. Tra i temi affrontati, si è focalizzata l’attenzione ancora una volta sui dispositivi di protezione individuale, in particolar modo le mascherine. La Regione Umbria, proprio in merito a questa problematica, da un lato si è già attivata per procurare un numero di dispositivi che risponda al fabbisogno umbro, e dall’altro ha richiesto fondi e regole in deroga per approvvigionamento del materiale utile alla Protezione Civile e alla Sanità, nonché per il rafforzamento del personale sanitario. Altro tema discusso è quello della necessità di una linea unica nazionale per quel che concerne la protezione carceraria che tuteli a tutto tondo detenuti, personale e visitatori. “Ho inoltre nuovamente sollevato con forza – ha sottolineato la presidente Tesei – la problematica delle ricadute economiche derivanti dal coronavirus. Non si può pensare a misure e provvedimenti a favore delle sole zone e regioni colpite dai focolai. La ricaduta d’immagine e le ripercussioni negative, come stiamo vedendo nel nostro territorio, riguardano l’intero Paese. La Regione ha già iniziato a mettere in campo politiche straordinarie, ma il Governo nazionale deve essere presente e fare la sua parte”.

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