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Un viaggio lungo quarant’anni: Fabio Concato incanta il “San Domenico”

Pubblicato il 20 Febbraio 2020 16:37 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:04

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Ilare, romantico, elegante. E’ il Fabio Concato che mercoledì sera ha conquistato un gremito auditorium “San Domenico”. Il cantautore milanese ha portato a Foligno oltre quaranta anni di carriera. Musica e parole che non sembrano soffrire il peso dell’età, perché le armonie di Concato sono tutt’ora di grande freschezza. Se a tutto ciò si unisce un artista ironico – soprattutto autoironico – capace di interagire e scherzare per due ore con il pubblico, allora ecco che ciò che ne esce è un concerto di pregevole fattura. Ad aprire la serata folignate è stata “O bella bionda”. Ad accompagnare Fabio Concato sul palco del “San Domenico” le tastiere di Ornella D’Urbano insieme al basso di Stefano Casali, le chitarre di Larry Tomassini e la batteria di Gabriele Palazzi. “Questo posto – ha detto in apertura di concerto l’arista – è molto affascinante, capace di trasmettere belle vibrazioni: queste mura sono piene di storia ed umanità”. Dopo aver rotto il ghiaccio con il primo pezzo, via con “Ti ricordo ancora”, “Stazione nord” e poi altri brani del “cuore” e grandi successi come “Domenica bestiale”, “Guido piano” e “Sexy tango”. Venti canzoni – di cui alcune cantate tra gli spettatori dell’auditorium – chiuse da un doppio bis. Prima quello con “Non smetto di ascoltarti” e “Rosalina”, per poi l’ultima uscita a sorpresa con “Speriamo che piova”. La tappa folignate di Fabio Concato porta la firma di “Foligno Musica”, la rassegna ideata da Athanor Eventi che rientra nelle iniziative del 2020 curate da Parterre.

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