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Enel: a Foligno “no” di Mismetti al ridimensionamento del personale di infrastrutture e reti

Pubblicato il 9 Agosto 2014 15:02 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:46

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E’ sempre più braccio di ferro tra le istituzioni umbre e l’Enel. Dopo la vicenda legata alla centrale di Bastardo ed il relativo incontro dei scorsi giorni tra l’assessore regionale Silvano Rometti con i vertici umbri dell’azienda di elettricità, oggi è la giunta comunale di Foligno ad esprimere “preoccupazione” per la proposta relativa al nuovo assetto organizzativo di Enel infrastrutture e reti in Umbria, che prevede un ridimensionamento di circa il 67 per cento delle Zone di coordinamento, controllo e organizzazione e di circa il 43 per cento delle Unità operative di presidio sul territorio. Ed è è per questo che dal comune folignate fanno sapere di aver chiesto l’apertura di un tavolo regionale per scongiurare i tagli ipotizzati e garantire i livelli occupazionali. Secondo il piano recentemente presentato dall’azienda e analizzato da sindaco e assessori nella seduta del 6 agosto scorso, si arriverebbe a una sola Zona con ambito regionale, contro le tre attualmente presenti (di cui una a Foligno, con responsabilità sull’intera Area vasta), e a quattro Unità operative rispetto alle sette oggi attive (di cui una a Foligno e una a Spoleto), con la conseguente perdita di importanti centri decisionali e di responsabilità per l’intera regione. “Se così fosse – ha spiegato il sindaco, Nando Mismetti – l’Umbria e i suoi territori perderebbero spazi e figure che rappresentano l’azienda al livello locale e si rischierebbe di mettere in discussione numerosi posti di lavoro. Segnaleremo il problema alla Presidente della Regione Umbria e ai parlamentari umbri, chiedendo l’attivazione di un tavolo regionale per evitare che la nostra città e l’Umbria intera vengano penalizzate”.  

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