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Vendemmia, sarà un anno di qualità. Da Montefalco: “Fondamentali le ultime settimane”

Pubblicato il 18 Agosto 2019 09:21 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:40

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Cala la produzione di vino, ma aumenta la qualità. Sembrerebbe essere questo il trend seguito dal settore vitivinicolo in questo 2019. Le prime stime arrivano dalle associazioni di categoria, con Confagricoltura e Coldiretti in prima linea a disegnare l’ormai imminente vendemmia che interesserà l’Italia tutta. Da nord a sud, passando anche per il centro. Umbria compresa, dove le prospettive sono di un calo della produzione del 13 per cento, contro una media nazionale che si attesta intorno al – 6 per cento. Se così sarà, però, lo dirà solo il tempo. Già, perché secondo quanto spiegato dal presidente del Consorzio Tutela Vini di Montefalco, Filippo Antonelli, i giochi non sono ancora fatti, tutt’altro. “Molto dipenderà da quello che accadrà nelle prossime settimane – commenta -. Se dovesse arrivare la pioggia – prosegue – di certo si aiuterebbe la maturazione ma anche la quantità di uva prodotta”. Nulla da dire, invece, sulle caratteristiche qualitative che, a detta del presidente Antonelli, si presentano “molto buone”. Ovviamente la situazione varierà in base alle varietà, ma i viticoltori della Valle Umbra Sud si dicono abbastanza soddisfatti della situazione ad oggi. Anche se per dare il via alla vendemmia dovranno aspettare ancora un mesetto. “Quest’anno – sottolinea Filippo Antonelli – la vendemmia sarà tardiva. Partiremo con un ritardo che va dai 10 ai 15 giorni, per cui le prime uve, come quelle di grechetto e sangiovese, verranno raccolte a partire dalla seconda metà di settembre, mentre per il trebbiano spoletino e per il sagrantino occorrerà attendere il mese di ottobre. Spesso, comunque, è un buon segno soprattutto dal punto di vista qualitativo – prosegue il presidente del Consorzio montefalchese – perché vuol dire che le cose vanno lentamente”. Ecco allora che i giochi si faranno a partire dai prossimi giorni. Intanto i viticoltori umbri portano a casa anche un altro importante risultato, questa volta dal punto di vista sanitario. “Nel 2018 – ha commentato a questo proposito Antonelli – abbiamo dovuto fare i conti con un mese di giugno molto piovoso, che ha sì favorito la produzione, ma anche le malattie. Rispetto all’annata precedente, quindi, questa del 2019 si presenta molto tranquilla sul fronte sanitario. Le uve – ha infatti concluso il presidente del Consorzio Tutela Vini di Montefalco – si presentano sane dappertutto”. Ed anche questo fa sperare e credere in una stagione molto positiva per il comparto vitivinicolo.

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