È uno degli ultimi “padri” ad aver votato per la fondazione della Repubblica Italiana e negli scorsi giorni ha spento ben 100 candeline. Lui è il folignate Egidio Metta, combattente nella seconda guerra mondiale, reduce dai campi di concentramento tedeschi in Polonia e invalido militare. “Dopo appena pochi mesi dalla mia nascita – racconta oggi – ho respirato aria satura di odore di polvere da sparo”.
Poi, finita la guerra la carriera all’interno della caserma “Gonzaga” di Foligno con il grado di capitano, ma non solo. Nonno Egidio ha, infatti, ricoperto il ruolo di economo per la sezione cittadina dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra di Foligno alla quale è iscritto dal 1951 e della quale è oggi presidente onorario. E proprio per la sua lunga militanza nel sodalizio e per aver offerto il suo contributo alla patria, Egidio Metta – già insignito della onorificenza di Cavaliere della Repubblica – è stato proposto dall’Anmig per il riconoscimento di Cavaliere ufficiale, del quale orgogliosamente Egidio si fregia.
Oggi la sua giornata tipo comincia alle 9 del mattino, fa colazione con sua moglie ed il fatto di averla ancora al suo fianco – dice Egidio – è qualcosa di meraviglioso. Guarda la Tv, fa un riposino pomeridiano, poi una cena frugale ed intorno alle 22.30 a dormire. E a festeggiarlo, sabato 15 giugno, c’erano proprio tutti, a cominciare dalla presidente Anmig, Fiorella Agneletti, accompagnata dal consigliere Antonio Fiordi. Insieme a lei, tra gli altri, il consigliere comunale Ivano Ceccucci in rappresentanza del neosindaco Zuccarini, mentre il presidente nazionale Anmig, Claudio Betti, ha fatto giungere, da Roma, il Diploma di benemerenza, significativo riconoscimento per comprovati meriti.