Via il mercato settimanale dai Canapè per spostarlo in una zona più periferica, come potrebbe essere quella dell’Agorà, lasciando quindi libero il parcheggio di via Nazario Sauro e creazione in piazza San Domenico e via Santa Maria Infraportas di un nuovo mercato, il giovedì o il venerdì, con operatori selezionati.
È una delle proposte di cui la Confcommercio di Foligno intende discutere con il futuro assessore allo sviluppo economico, che nel giro di qualche giorno ormai dovrebbe essere nominato da Stefano Zuccarini. “Appena verrà nominato – commenta il presidente Aldo Amoni – chiederemo un incontro, affinché l’impegno assunto dal sindaco al momento della firma dell’intesa si concretizzi”.
Sul tavolo investimenti importanti, chiesti all’amministrazione affinché “Foligno – si legge nel documento – possa esprimere tutto il suo potenziale”. E alcuni di questi, come detto, riguarderanno l’area “Mercati e fiere” per le quali, insieme alle periferie, l’associazione cittadina dei commercianti chiede un impegno di 200mila euro da spalmare su tre anni. Oltre a rivedere il mercato settimanale, Amoni e i suoi propongono poi il ritorno in centro delle fiere di San Feliciano e Santo Manno.
All’interno di queso pacchetto rientrerebbero anche i fondi destinati alla riqualificazione dell’area dell’ex zuccherificio, per la quale Confcommercio propone accanto al Parco delle scienze e delle arti, piccoli insediamenti commerciali e artigianali, un parco giochi ed un’area verde; e all’area dell’ex Foro Boario, che potrebbe ospitare il polo scolastico – come previsto dall’amministrazione Mismetti – o un grande polo sportivo. Nei progetti dell’associazione dei commercianti, poi, la realizzazione di una nuova area industriale in collaborazione, magari, con uno dei Comuni confinanti.
Ma Confcommercio pensa anche al centro storico, con particolare attenzione a via Garibaldi, via XX Settembre, via Mazzini, piazza San Domenico, piazza San Francesco e Parco dei Canapè. Qui l’investimento previsto è di 500mila euro nel quinquennio. Tra le proposte: l’apertura di un tavolo permanente sulle smart cities anche in virtù dei fondi di Agenda Urbana, il sostegno alle piccole e medie imprese ad innovarsi e la riapertura dello sportello unico delle imprese. Ed ancora un bando per la qualificazione delle attività commerciali ed artigianali esistenti e per l’avvio di attività in merceologie e servizi carenti. A questo proposito la richiesta avanzata è di un censimento dei locali vuoti e sfitti e quello dei servizi carenti, per poi procedere con l’abbattimento degli affitti e delle tasse e dei tributi locali di competenza comunale.
Amoni ritira poi dal cassetto anche la copertura del centro storico iniziando dal quadrivio e dal largo interno di Porta Romana per un investimento di 300mila euro. E poi c’è la sezione eventi, divisi tra i “grandi” e quelli periodici. Nel primo gruppo rientrano I Primi d’Italia, Festa di scienza e filosofia, la Quintana e Umbria World Fest; mentre del secondo farebbero parte iniziative spot, con cadenza mensile, legate all’enogastronomia, al settore manifatturiero e a quello aerospaziale – con la creazione di un museo ad hoc -, alla moda ed allo sport.
Il tutto senza dimenticare l’attenzione alle start up (investimenti per 500mila euro), al turismo (investimenti per 150mila euro), con la costruzione di un brand, il recupero della sentieristica, e l’attivazione di circuiti di trekking e biking, ed alle infrastrutture. E per finire una stretta sull’abusivismo, di qualsiasi natura esso sia.