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Addio a Enrico Angelini, il partigiano folignate che cancellò la svastica a Raticosa

Pubblicato il 8 Novembre 2018 17:35 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:30

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Foligno piange Enrico Angelini: il partigiano si è spento oggi, a 93 anni, nella sua abitazione di Sant’Eraclio. Angelini era salito agli onori delle cronache nel 2015 per aver cancellato la svastica disegnata con una bomboletta spray sul muro di cascina Raticosa. All’epoca del gesto Angelini aveva 90 anni e, nonostante l’età, decise di prendere raschietto ed acquaragia per cancellare lo scempio compiuto in uno dei luoghi simbolo della Resistenza folignate. La notizia (era il 2015), in poco tempo finì in tutti i giornali ed i telegiornali d’Italia. In quell’occasione Enrico Angelini venne addirittura invitato alla Camera dei deputati per la cerimonia del 70esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo ed incontrò di persona il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Chiunque abbia disegnato la svastica – affermava Angelini a chi tre anni fa lo intervistava – ha tentato di cancellare la storia recente della nostra città. Io, invece, ho voluto semplicemente cancellare un’offesa insensata, per riaffermare il valore della memoria storica”. Quel suo gesto convinse inoltre la redazione di Radio Gente Umbra a nominare Enrico Angelini “Folignate dell’anno 2015”. Invitato in studio, al termine dell’intervista ad Angelini venne consegnata una targa ricordo. I funerali di Angelini si svolgeranno domani, venerdì 9 novembre alle 16,30 nel cimitero di Foligno. LA TESTIMONIANZA – Angelini è stato testimone diretto, a soli 19 anni (faceva parte della IV Brigata Garibaldi), del rastrellamento avvenuto tra il 2 ed il 3 febbraio del 1944, quando 24 giovani partigiani vennero catturati a Foligno ed uccisi nei campi di concentramento. Negli ultimi anni il partigiano ultranovantenne ha sempre partecipato in prima linea alle cerimonie del 25 aprile, senza mai esitare nel raccontare alcuni momenti della Resistenza di Foligno: “A fine dicembre 1943 insieme a Franco Pizzoni e Franco Santocchia – raccontava Angelini in una di queste commemorazioni – decidemmo di unirci al primo gruppo di partigiani a Raticosa. Lasciammo alle nostre spalle la nostra giovinezza, i sogni e i nostri amori. Quei mesi da partigiano – proseguiva nel racconto – sono il periodo che ricordo con più orgoglio ma anche con tanti rimpianti: rimpianti per quei miei amici che non ce l’hanno fatta e rimpianti per non aver goduto di una giovinezza spensierata; ma questo è stato il sacrificio che oggi dedichiamo a tutti i ragazzi per far si che gli ideali per i quali abbiamo combattuto si diffondano nei nostri giovani”.

In questo video della nostra redazione il suo ricordo di quei giorni:

https://www.youtube.com/watch?v=EQ7kG_usvn8

E’ inoltre possibile riascoltare l’intervista realizzata ad Enrico Angelini negli studi di Rgu:

http://www.rgunotizie.it/content/speciale-enrico-angelini

IL CORDOGLIO – “Esprimo il profondo cordoglio dell’amministrazione comunale e mio personale a tutta la famiglia – ha detto il sindaco di Foligno, Nando Mismetti – per la scomparsa di Enrico, un partigiano che aveva combattuto il nazifascismo. Ricordo ancora il 16 aprile di tre anni fa quando con lui e altri partigiani, provenienti da tutta Italia, abbiamo partecipato alla cerimonia organizzata nell’aula della Camera dei Deputati, con il Parlamento in seduta comune, per ricordare il 70° anniversario della Liberazione. All’iniziativa era intervenuto anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aveva salutato e ringraziato i reduci della Resistenza. Enrico è stato un esempio di sacrificio e di lotta per gli ideali di libertà e democrazia e di rispetto assoluto per la nostra Costituzione”. DALLA REGIONE – “E’ con profonda commozione che accolgo la notizia”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, esprime per la scomparsa di Angelini “cordoglio personale e istituzionale”. “La figura di Angelini – prosegue la presidente Porzi – è e deve restare per tutti noi un esempio di attaccamento ai valori di libertà e solidarietà. Una figura che dovrà essere conosciuta e onorata per il suo contributo alla costruzione della nostra democrazia e per quello che ha fatto per garantirne la memoria, a partire dalla ripulitura della targa sporcata dalla svastica sulle mura di Cascina Raticosa. Un gesto che gli valse anche la lode del presidente della Repubblica Mattarella, che Angelini ha incontrato a Montecitorio”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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