Promosso il porta a porta dell’organico. Lo dice la Valle Umbra Servizi che sottolinea come nei Comuni in cui la raccolta è domiciliare si registra solo un cinque per cento di impurità tra i rifiuti conferiti dai cittadini. Più critica, invece, la situazione laddove il conferimento avviene attraverso i cassonetti stradali. Seppur non ci siano numeri precisi, infatti, la percentuale di impurità registrata sale. Il porta a porta, dunque, sembra essere oggi la carta vincente e l’imminente ampliamento del servizio, dopo il recente affidamento del servizio alla Sogepu, lascia ben sperare per il futuro. Ed in particolare per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla legge. Un conferimento più puro dei rifiuti organici è inoltre necessario per il corretto funzionamento dell’impianto di biodigestione, inaugurato lo scorso mese di giugno a Casone. Ed è proprio per migliorare la qualità dei rifiuti organici raccolti che la Valle Umbra Servizi e Asja Ambiente hanno firmato un’apposita convenzione con il Consorzio italiano compostatori. Convenzione che prevede un’attività formativa e informativa per ridurre al minimo i materiali estranei presenti nella frazione organica. Il riferimento è a materie plastiche, metalliche o comunque non biodegradibili. Il personale di raccolta verrà dunque istruito sia per ciò che riguarda l’individuazione sia sul comportamento da adottare nel caso in cui si riscontri la presenza di rifiuti anomali all’interno della frazione organica. Contemporaneamente si cercherà di lavorare sugli utenti, attraverso campagne informative e di sensibilizzazione. Ma l’azione del Consorzio sarà anche più tecnica, dal momento che prevede l’analisi merceologica puntuale dei rifiuti in ingresso all’impianto di Casone. Attività che potrà riguardare non solo la frazione organica ma anche l’indifferenziato, così da monitorare la situazione ed individuare il margine di miglioramento. Oltre ovviamente a valutare l’andamento anche rispetto al resto dei Comuni del territorio nazionale. Tornando all’organico, il compost ottenuto sarà valorizzato in modo da essere impiegato nelle aziende locali di produzione di prodotti biologici. Il compost infatti, lo ricordiamo, è un fertilizzante che migliora la struttura del terreno ed è ammesso nelle coltivazioni bio. Firmato lo scorso venerdì, l’accordo tra Valle Umbra Servizi, Asja Ambiente e Consorzio italiano compostatori è, dunque, attivo e sono già state effettuate, anche se a livello propedeutico, le prime analisi sui rifiuti.
Vus, una convenzione per migliorare l’organico. Bene il porta a porta, male lo stradale
Pubblicato il 25 Settembre 2018 14:52 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:38
Il biodigestore di Foligno
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