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Quintana, per i vent’anni della Fiera dei Soprastanti anche gli incantatori di serpenti

Pubblicato il 1 Settembre 2018 05:55 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:43

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La Fiera dei Soprastanti è pronta ad aprire i battenti. Il tradizionale mercato barocco che, come avviene da ormai vent’anni, apre le celebrazioni quintanare settembrine, sta per tornare. Domenica 2 settembre, infatti, Foligno si risveglierà nelle atmosfere secentesche e, quattrini alla mano, si potrà girovagare tra i banchi del mercato, lasciandosi incantare dalle scene di vita quotidiana secentesche. Oltre un centinaio i banchi presenti, che offriranno ogni sorta di mercanzia e prodotti artigianali, deliziando anche i palati. Per il secondo anno consecutivo, a fare da sfondo alla Fierà sarà l’area tra via Palestro, piazza XX Settembre, via San Giovanni dell’Acqua e gli Orti Orfini. “Zona – ha commentato il presidente della commissione artistica dell’Ente Giostra ed ideatore della Fiera nel 1998, Stefano Trabalza – che sembra fatta su misura per ospitare il mercato, come dimostrato dal successo dello scorso anno e dal record di presenze registrate. Quest’anno, poi, abbiamo aumentato il numero delle scene di vita secentesca per ricreare autentici spaccati dell’epoca, ed abbiamo invitato tantissimi gruppi ed artisti di strada”. L’apertura è fissata alle 17 alla presenza della madrina della Quintana, Federica Moro, con i banchi che rimarranno aperti fino alla mezzanotte. Da non perdere il distillatore con gli alambicchi, gli strumenti antichi, il trottolaio, la lavorazione delle candele, il rilegatore, le stampe e le incisioni. Ma anche i cocci e gli oggetti in rame, oltre alla possibilità di vedere artigiani al lavoro. Tanti, poi, gli spettacoli di strada, come quelli offerti dai Musici di Firenze, dalla compagnia Kronos, dai Grifoncelli e dai giocolieri di Foligno. Anche se la novità assoluta sarà rappresentata dai fachiri con lo spettacolo degli incantatori di serpenti e lanciatori di coltelli, e giochi di fuoco. Spazio, poi, al sociale. Diversi, infatti, i banchi curati dalle cooperative cittadine. Tra le tante partecipazioni, quella della Caritas, che per l’occasione aprirà le porte dell’ex Molino de sotto, oggi sede dell’Arca del Mediterraneo, per offrire ai visitatori prodotti dolci e salati preparati dalla cucina della mensa e piccoli oggetti di artigianato. Come detto, si potrà acquistare pagando con il Quattrino, la moneta che aveva corso legale durante il Papato di Paolo V, disponibile negli appositi punti di cambio allestiti all’ingresso e all’interno della Fiera.

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