6.8 C
Foligno
sabato, Dicembre 27, 2025
HomeCronaca“La riorganizzazione comunale non porterà vantaggi ai cittadini”

“La riorganizzazione comunale non porterà vantaggi ai cittadini”

Pubblicato il 27 Gennaio 2015 15:32 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:05

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Nel 2025 dal Comune 72mila euro per sport e tempo libero

Dall’Atletica Winner al Foligno Calcio, dal Csi al rugby: tutte le cifre stanziate dall’amministrazione in favore di società e associazioni sportive del territorio

Imu, Irpef e bilancio di previsione nell’ultimo consiglio comunale dell’anno

A Foligno la seduta della massima assise cittadina è convocata per lunedì 29 dicembre. Sui tavoli di maggioranza e opposizione anche il Cup e il piano di razionalizzazione delle partecipate

Vus, in arrivo 43 nuovi mezzi per la raccolta dei rifiuti

A disposizione dei 22 Comuni serviti dall’azienda guidata dal presidente Arcangeli, 41 veicoli per i centri storici e due trattori stradali. Saranno operativi entro metà gennaio

“La riorganizzazione dei settori comunali non porterà alcun vantaggio ai cittadini ma solo un peggioramento dei servizi”. La denuncia arriva dalle sigle sindacali di FpCgil, FpCisl e UilFpl, firmatarie di una nota congiunta nella quale dichiarano che, nei fatti, la riorganizzazione messa a punto dall’amministrazione folignate “si ridurrà al taglio di qualche servizio che – spiegano – non comporterà alcuna economia al bilancio ma una redistribuzione dei compensi tra i lavoratori; allo spostamento di qualche lavoratore senza che – denunciano – siano tra l’altro chiari criteri ed obiettivi; e, forse, alla creazione di una nuova area con un aggravio – concludono – dei costi sul bilancio”. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, “le uniche novità – dichiarano i tre sindacati – sono la creazione di un’apposita area e l’assunzione di un nuovo dirigente: si crede davvero – si chiedono – che questo consentirà un cambio di passo?”. Per FpCgil, FpCisl e UilFpl esiste poi un problema di trasparenza e chiarezza, denunciato – dicono – anche dal Comitato unico di garanzia, organismo costituito pariteticamente da lavoratori nominati dal sindacato e dall’ente. E proprio il comitato avrebbe segnalato questo deficit di trasparenza e chiarezza delle procedure. “Tutto ciò – attaccano – rafforza l’impressione che, in realtà, l’obiettivo di questa riorganizzazione non sia quello di migliorare i servizi, ma che si tratti piuttosto di interventi dettati da clientelismo o da volontà ritorsive”. Ecco perché, in assenza di quello che definiscono un “piano industriale” trasparente, serio e motivato, le tre sigle sindacali si dicono pronte a porre in essere “ogni azione consentita dall’ordinamento giuridico a tutela dell’Ente, dei cittadini e dei lavoratori”.  

Articoli correlati