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Autunno fa rima con rincari, Federconsumatori: “Famiglie, stangata da 3mila euro”

Pubblicato il 27 Agosto 2023 09:24

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Finite le ferie, è in arrivato la stanga autunnale sui consumi delle famiglie. Stando a quanto riportato da Federconsumatori Perugia, tra settembre e novembre le famiglie faranno i conti con una spesa di 2.924,70 per bollette, riscaldamento, visite mediche e prodotti scolastiche, ben 252,92 euro in più rispetto all’autunno 2022, in cui era già iniziata l’ondata di rincari. “Cifre – spiegano da Federconsumatori – che salgono vertiginosamente se sommiamo le voci relative a benzina e alimentazione”.  E, in questo caso, si arriva anche a 5.104,90 euro da settembre a novembre, cioè 480,12 euro in più rispetto allo scorso anno. Insomma, il ritorno alla “normalità” post-vacanze vedrà le famiglie alle prese con rincari non di poco conto. E l’Umbria non sembra essere esente da tutto ciò, anzi. “I dati Istat ci dicono che Perugia è la seconda città più cara d’Italia – afferma Alessandro Petruzzi, responsabile provinciale di Federconsumatori Perugia -, con un aumento del 9% per il trasporto locale nel mese di giugno e con Giunta regionale e Comune che non fanno niente”. Ma gli aumenti interesseranno anche gli affitti per gli studenti, alle prese anche con la mancanza di alloggi per gli aventi diritto. Inoltre, stando a quanto esaminato da Petruzzi, “nella nostra regione per questo motivo molti giovani sono costretti a fare due ore di viaggio al giorno per raggiungere l’università. Oltre all’evidente disagio, segnaliamo che la benzina oltre i due euro (quando il taglio delle accise?) rende insostenibile ed irraggiungibile il diritto allo studio. Di queste ore – prosegue Petruzzi – l’ennesimo annuncio ridicolo dell’assessore regionale, il quale sostiene che si batterà per far sì che l’azienda dei trasporti rateizzi gli abbonamenti. Ma l’azienda non opera su contratto di servizio per conto della Regione?”. Inoltre, anche Federconsumatori Perugia torna sulla questione del “taglio” dei finanziamenti per il raddoppio della Orte-Falconara, con i fondi che finiranno al Nord. “Stiamo valutando – conclude Petruzzi – di organizzare una manifestazione per fine settembre, per rivendicare investimenti per il potenziamento dei collegamenti ferroviari che interessano centinaia di lavoratori e studenti pendolari”.

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