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Vendemmia, parla Caprai: “Fare più ricerca per rendere le viti resistenti”

Pubblicato il 3 Agosto 2023 11:32

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“Puntare ancora di più sulla ricerca per aiutare alcune varietà a essere più resistenti alle condizioni climatiche avverse che si presentano in stagioni difficili come questa”. A parlare è Marco Caprai, che interviene così sulla vendemmia 2023 che, come emerso da più parti nelle ultime settimane, sarà penalizzata dall’attacco della peronospora. Anche se, com’era già stato anticipato nelle scorse settimane dal presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, Giampaolo Tabarrini, e come ribadisce ora anche Caprai, sarà comunque una “buona annata”. Il punto debole sta, invece, nelle rese, con perdite che potrebbero anche andare oltre il 40%. In calo la quantità, dunque, ma non la qualità dei vini umbri.

E nel fare paragoni con il passato Marco Caprai non ha dubbi: “La vendemmia 2023 – dice – ricorda molto quella del 2013. Almeno fino ad ora, perché si sa – sottolinea – con il meteo non c’è mai nulla di certo”. Volendo fare delle previsioni, “se le condizioni climatiche saranno, come sembra, normali, con un anticiclone che rinfrescherà questo agosto – commenta a questo proposito Caprai – ci aspettiamo un raccolto di buona qualità e una vendemmia leggermente più tardiva, che dovrebbe iniziare, almeno per noi, nella seconda metà di settembre”. Attualmente infatti, così come spiegato dallo stesso Caprai – “le vigne stanno ancora vegetando come fossero a maggio-giugno”.

Ad oggi, tra le poche certezze, comunque, c’è che il Sagrantino è tra le varietà più colpite dalla peronospora. Su questo fronte, infatti, Caprai parla di “perdite ingenti”, dovute ad una “malattia che – aggiunge – non si presentava da anni”. Peronospora, ma non solo. “Se a questo aggiungiamo la gelata primaverile – conclude – avremo sicuramente un raccolto inferiore per qualche vigneto anche del 40%, in particolare per alcune varietà molto sensibili a certe tipologie di malattie come il Sagrantino”. Da qui, dunque, il monito a puntare sempre di più sulla ricerca per riuscire ad affrontare le criticità dovute a stagioni difficili come quella che stanno vivendo oggi i vitigni.

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