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Stefania Filipponi interroga il sindaco: “C’è un campo rom anche a Cave?”

Pubblicato il 17 Aprile 2018 16:28

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Che ne è stato di quanto deliberato, a maggioranza, dall’ultimo consiglio comunale di Foligno a proposito del campo rom di via Londra? E’ una delle domande che, ad un mese di distanza dall’ultima assise, la consigliera comunale di Impegno civile, Stefania Filipponi, rigira al sindaco Nando Mismetti. Lo scorso 20 marzo, infatti, il consiglio comunale folignate aveva approvato, a maggioranza, il trasferimento della proprietà di una parte dell’area occupata all’Ente di palazzo Orfini Podestà e la conseguente demolizione dei fabbricati presenti. Sempre in quell’occasione, inoltre, l’esponente di minoranza aveva acceso i riflettori anche su un’altra questione: la presunta presenza, questa volta in via della Rotta, nella frazione di Cave, di un altro insediamento abusivo. La richiesta, a questo proposito, è quella di conoscere la reale condizione in cui versa l’area. Se si tratti cioè, effettivamente, di abusivismo e se il Comune, attraverso gli uffici competenti, abbia condotto tutte le verifiche del caso. Obiettivo dichiarato, dunque, quello di conoscere lo stato attuale delle cose, facendosi così portavoce anche delle istanze di una parte della cittadinanza. Quella, in particolare, che proprio in occasione del consiglio comunale dello scorso marzo si era presentata in massa a palazzo comunale per ribadire una problematica che – era stato sottolineato da più parti – si protraeva da ormai troppo tempo e per la quale era giunto il momento di arrivare ad una soluzione. Segnalazioni di un disagio che, è emerso, sarebbe oggi condiviso anche dagli abitanti della frazione di Cave. Di fronte a tutto questo, dunque, l’appello di Stefania Filipponi che, ancora una volta, è scesa in campo per far sentire la propria voce e bacchettare l’operato dell’amministrazione Mismetti, documenti alla mano e ripercorrendo passo dopo passo, anno dopo anno, la lunga vicenda del campo rom di via Londra in primis e del presunto insediamento illecito di via della Rotta subito dopo.

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