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Due giovani portano avanti la storia di Bevagna: la loro canapa contro le diffidenze

Pubblicato il 8 Aprile 2018 09:02

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La visione è di quelle che ti rendono fiero ed orgoglioso di vivere nella verde Umbria. Un bellissimo luogo dove poter lavorare dei frutti della terra con uno sguardo a 360 gradi sulla valle di Cantalupo e Bevagna con il Carapace di Arnaldo Pomodoro a vegliare su tutto. La storia del giovane agricoltore Alberto Tamburo è una storia caratterizzata prevalentemente dall’amore per le tradizioni e per la propria terra. “Fino agli anni cinquanta l’Italia era la seconda produttrice di canapa al mondo e la prima per quanto riguarda la qualità. Nello specifico, Bevagna – racconta – era già terra dove si coltivava canapa fin dal tempo dei Romani, come testimoniato dai documenti custoditi negli archivi comunali. Molto famose le ‘bevagnine’, dei tessuti realizzati in canapa che attiravano mercanti anche dal Nord Europa”. In un momento storico dove gli stereotipi la fanno da padrona per quanto riguarda tutto ciò che concerne la canapa, senza dubbio chi sta a contatto tutti i giorni con questo mondo  potrà in qualche modo togliere dubbi e perplessità. LA STORIA – Alberto Tamburo, insieme al fratello Danilo, ad esempio, sono a capo di un’azienda/fattoria che da quattro anni realizza prodotti alimentari a base di canapa, ma non solo. “Essendo di Cantalupo la mia prerogativa è da sempre l’allevamento di lumache – continua Alberto Tamburo – e da questa passione diversi anni fa ho ripreso una ricetta tradizionale come la salsa di lumache, un condimento per primi piatti e pizze, che mi ha dato l’opportunità di girare fiere importantissime sia in Italia che in Europa. Ed è stato proprio durante una di queste esperienze che è nata quest’altra mia passione per la coltivazione della canapa. Quando alla fiera di Ferrara assaggiai il pane fatto con farina di canapa insieme alla mia salsa di lumache, sentii un sapore molto più omogeneo e da lì mi scattò la scintilla. Da lì, ho iniziato ad informarmi su come poterla coltivare e quali utilizzi potesse avere. Fino a quel momento avevo sempre pensato alla canapa come ad una droga, insomma il classico stereotipo. Invece, mi resi conto delle grandissime potenzialità che questa pianta aveva”. E’ così che è nata la loro azienda, all’interno della quale – grazie anche al supporto tecnico di Danilo, di professione biologo – si è cercato di approfondire e sfruttare le proprietà salutistiche. LE PROPRIETA’ DELLA CANAPA – A quattro anni dall’inizio di questa avventura, la fattoria dei fratelli Tamburo è oggi una delle realtà più affermate della zona. “Il nostro obiettivo è quello di allevare lumache e coltivare canapa puntando molto sull’alimentazione e mettendo in evidenza le reali qualità della pianta, soprattutto in un periodo in cui circolano informazioni molto confuse”. La canapa, infatti, produce sostanze chimiche molto importanti che sono chiamate cannaibinoidi, oltre a più di 600 molecole diverse che tutte insieme vengono definite fitocomplesso della pianta. “I più conosciuti sono il Thc e il Cbd – sottolinea Alberto Tamburo –. Il primo, in particolare, è stato il motivo principale per il quale inizialmente la pianta fu bandita e ritenuta illegale, per le proprietà psicotrope che rilasciava”. Nonostante ciò gli studi degli ultimi anni hanno accertato che il Thc è una sostanza antitumorale ed è proprio per questo motivo che oggi questi cannabinoidi vengono utilizzati insieme a chemio e radioterapia nella cura ai tumori. Il Cbd invece è un miorilassante e antidolorifico che se unito al Thc può essere trasformato in antitumorale ma in maniera indiretta. “La confusione che si è creata ultimamente è sulla famosa Cannabis Light – specifica Tamburo -. E’ vero che la Cannabis ha delle proprietà anti-tumorali, ma ci sono delle grandi differenze tra quella ad uso medico, che ha una preparazione completamente differente, certificata ed analizzata, rispetto a quella appunto definita light. La nostra azienda, in partnership con altre realtà, ha creato una linea salutistica ed alimentare (come olii, farina, infusi per tisane), utilizzando sia il fiore della canapa che il seme per la realizzazione di prodotti calmanti, rilassanti e analgesici. La stessa materia prima, come la farina di canapa, viene utilizzata anche per produrre pasta e pane. Tutti questi prodotti sono a base di Cbd – concludono i fratelli Tamburo – e possono arginare i mali della nostra società come l’insonnia, lo stress e dolori muscolari. Il messaggio che vogliamo lanciare è che il fiore della canapa non si utilizza esclusivamente per ‘fumare’, ma ci sono studi e utilizzi molto più importanti e le aziende che coltivano canapa non devono per forza essere viste come realtà che producono piante illegali”.

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